.

Brad Stevens "Celtics, abbiamo il roster più profondo della NBA"

di Redazione Pianetabasket.com

36 anni, capace di portare la piccola (e sconosciuta) università di Butler a giocarsi il titolo Ncaa per due volte, ma senza esperienza al piano di sopra. Dopo 29 vittorie nella NBA in una delle più difficili stagioni dei Celtics, nessuno ha più dubbi che Brad Stevens sia lui l'uomo giusto per Boston.

Nel Media Day della franchigia uno dei personaggi più importanti è senza dubbio il coach, anche se Rondo, col braccio fasciato, ha "tentato" di prendersi tutta la scena.

NBA. "Sapevo che la prima stagione sarebbe stata di apprendimento. La cosa più difficile è stata abituarsi al calendario e alla mancanza di tempo per gli allenamenti, che rende quelli di inizio stagione molto importante. Ora mi sento molto più a mio agio e non vedo l'ora che inizi la seconda stagione. Anche perché adesso so cosa aspettarmi".

Celtics. “Stiamo ricostruendo i Celtics, e stiamo facendo tante cose e bene. Mi piacciono i giocatori che abbiamo, la loro etica del lavoro. Non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti con loro. Ogni stagione inizi con l’ambizione di fare il massimo. Abbiamo il roster più profondo della lega: se riusciamo a sfruttare la nostra profondità, se questo gruppo diventa presto una squadra e se riusciamo a migliorare nei dettagli della partita possiamo ottenere grandi cose".

Rajon Rondo e un rapporto particolare. "E' un giocatore fantastico, che ha fatto tante cose importanti in Nba nella sua carriera. Peccato per l'infortunio: non vedo l'ora di averlo a disposizione, perché sono sicuro farà bene".

Smart e gli altri giovani. "Difficile dire tra i giovani chi emergerà senza averli visti in allenamento o in partita. Di sicuro ci sono diversi giocatori in competizione per i minuti a disposizione. Lo stesso discorso vale per le matricole. Prendiamo Marcus Smart per esempio: lo abbiamo scelto con la 6a chiamata; ciò sta a significare che ci aspettiamo fin da subito il suo contributo. Ma c'è tanta concorrenza nel suo ruolo, quindi vedremo".

Record negativo. Con nuovi giocatori dopo la trade con Brooklyn, con un roster che non aveva giocato molto assieme. Con un nuovo coach e un nuovo staff. E' stata una stagione deludente, tutti avremmo voluto fare meglio. Ma serve tempo per costruire le fondamenta di qualcosa di importante. Abbiamo comunque fatto cose buone, ma evidentemente non è bastato. Dobbiamo ripartire da qui per continuare a migliorare".


Altre notizie
PUBBLICITÀ