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NBA - AJ Griffin: "Ho rinunciato al basket per seguire Gesù"

di Redazione Pianetabasket.com

AJ Griffin, la 21enne ala degli Houston Rockets, ha deciso di allontanarsi dal basket dopo aver accettato un buyout con la franchigia. In un sentito video su YouTube, Griffin ha spiegato la sua decisione di dare la priorità alla sua fede rispetto alla sua carriera nel basket: "Per riassumere tutto, ho rinunciato al basket per seguire Gesù". Ha riconosciuto che molti potrebbero considerare questa scelta come una perdita, ma ha espresso il suo entusiasmo per il fatto di dedicare la sua vita al ministero a tempo pieno. Griffin ha rivelato che il suo viaggio di fede è iniziato nel 2020 quando ha dato la sua vita a Cristo: "È stata la decisione migliore della mia vita". Griffin ha spiegato come le sue priorità siano cambiate man mano che cresceva nella sua fede, rendendosi conto che il basket, una volta il suo tutto, non era più lo scopo della sua vita.

Griffin, acquistato dai Rockets a giugno dagli Atlanta Hawks in cambio di una seconda scelta, ha faticato a trovare il suo posto nella NBA. Dopo un duro periodo durante la Summer League di Las Vegas, è diventato chiaro che probabilmente non avrebbe fatto parte dei piani di Houston per la prossima stagione. Il buyout, del valore di $ 250,000, consente a Griffin di saltare la stagione 2024-25 mentre riflette sul suo futuro in questo sport. Selezionato al 16° posto assoluto dagli Hawks nel Draft NBA 2022, in due stagioni Griffin ha tenuto una media di 7,5 punti a partita tirando con il 44,7% dal campo in 92 partite.

Durante la stagione 2023-24, ha giocato soltanto 20 partite per gli Hawks, con una media di soli 2.4 punti in 8.5 minuti a partita. Il suo tempo di gioco limitato e le difficoltà di adattarsi alla NBA hanno alimentato la sua decisione di fare un passo indietro. AJ Griffin è figlio dell'ex giocatore NBA e capo allenatore dei Milwaukee Bucks Adrian Griffin. Aveva avuto una promettente carriera universitaria a Duke, che lo ha spinto nella NBA. Tuttavia, il suo passaggio al livello professionistico si è rivelato più difficile del previsto.


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