NBA - Bucks, Doc Rivers non manda giù l'ultimo fischio a Charlotte
Giannis Antetokounmpo dei Bucks è riuscito a continuare a sorridere ed evitare una multa con la disinvoltura di un attore consumato quando gli è stato chiesto quali fossero le sue sensazioni sull'azione culminata con il suo "fallo" che ha girato la partita a favore degli Hornets, ieri sera: "Questo è il mio dodicesimo anno nella NBA. Regola numero 1: non sprecare i tuoi soldi. Regola numero 2: non dimenticare la regola numero 1. Quindi non commenterò."
Doc Rivers non ha avuto invece alcuna remora a mettere sul tavolo la responsabilità degli arbitri durante la sua conferenza stampa. Come avrebbe potuto trattenersi quando il fallo attribuito a Giannis Antetokounmpo su LaMelo Ball a 7,0" dalla fine era semplicemente inesistente? "Penso che gli arbitri abbiano commesso un errore nell'ultima giocata. È la seconda volta consecutiva che è stato chiamato un fischio sbagliato nell'ultima azione. LaMelo Ball è caduto. È semplicemente caduto. Non c'era nessuno vicino a lui. È scivolato da solo. Avremmo recuperato la palla e la partita era finita. E' la seconda volta che siamo vittime di una decisione sbagliata. Siamo stati fortunati a Detroit, il ragazzo ha sbagliato due tiri liberi. Stasera, LaMelo Ball ha fatto il suo".
Il riferimento è alla partita con i Pistons, dove Giannis Antetokounmpo era già stato penalizzato all'ultimo secondo per un contatto molto discutibile. Quella notte, Ron Holland II sbagliò entrambi i suoi tiri e Milwaukee finì per vincere ai supplementari. Poi, dopo la partita, il rappresentante degli arbitri Curtis Blair ha confermato l'errore. Il problema di Milwaukee è stato quello di non avere più a disposizione challenge, già esauriti. Questo avrebbe potuto cambiare l'esito della partita. "In diretta, durante l'azione, abbiamo fischiato un contatto illegale gamba a gamba. Alla revisione post-partita, non c'è stato alcun contatto illegale", ha confermato Blair, con grande dispiacere dei Bucks.