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NBA - Chris Paul può essere l'anello mancante dei San Antonio Spurs?

di Redazione Pianetabasket.com

La strana coppia, l'articolo "il", dalle stalle alle stelle: la foto che ritrae insieme Chris Paul e Victor Wembanyama, con la ovvia differenza di statura tra il playmaker veterano e la nuova sensazione della NBA, ci racconta che questa potrebbe essere la stagione della vera resurrezione dei San Antonio Spurs, costretti da qualche anno a una inconcludente ricostruzione dopo la fine dei fasti della squadra che fu di Duncan, Parker, Ginobili. Gregg Popovich ha visto la sua longevità portarlo al primo posto della classifica degli allenatori con più gare e più vittorie, ma Dejounte Murray è stato venduto per non lasciargli perdere l'occasione di lottare per un titolo. Ma adesso è arrivato il 39enne Chris Paul, retrocesso ai Warriors al ruolo di panchinaro in una stagione inconcludente, e che ritrova il suo posto in prima fila.

Un tempo odiato ad Alamo City, il dodici volte playmaker All-Star, che sta entrando nella sua 20esima stagione NBA nel sud del Texas, spera di aiutare San Antonio a trovare i riflettori. "San Antonio ha avuto una cultura vincente per anni e anni", ha detto lunedì al media day degli Spurs. "Vengo qui solo per assicurarmi che i miei compagni di squadra siano i degni eredi." Squadra più giovane della NBA la scorsa stagione (23 anni e mezzo di media) e penultima nella Western Conference (22 vittorie – 60 sconfitte), gli Spurs hanno sofferto a lungo di mancanza di esperienza e leadership prima che Victor Wembanyama, troppo spesso solo nel gioco, aumentasse di esperienza con il passare dei mesi. Anche la posizione di playmaker è stata uno dei progetti principali dello staff tecnico texano: il passaggio a Jeremy Sochan ad inizio stagione non ha dato molte soddisfazioni, così Tre Jones, all'età dei suoi 24 anni, si è assicurato l'interim in attesa di un rinforzo di altro calibro in offseason.

L'opportunità di ingaggiare Chris Paul all'inizio della free agency è diventata imperdibile per il front office degli Spurs, soprattutto perché Brian Wright, il GM degli Spurs, è vicino a "CP3". Ma né Pop né i fan si aspettano che Chris Paul mostri un livello All-Star. "Gli ho detto: 'Sii Chris Paul'", riavvolge il nastro Popovich. "Probabilmente non lo allenerò, ma cercherò solo di spiegargli qual è la nostra strategia, come giochiamo, cosa stiamo cercando di fare e dargli alcune informazioni". Al che il principale interessato, che sembra aver abbandonato l'idea di un anello NBA che gli è sempre sfuggito, ha risposto: "Mi allenerà sempre e voglio che lo faccia, come dovrebbe". Perché dopo un'esperienza fallimentare con i Warriors, dove è partito spesso dalla panchina, vuole dimostrare, nonostante il peso dell'età e i ripetuti infortuni, di essere ancora uno dei migliori playmaker della lega.


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