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NBA - I Warriors primi nella classifica della luxury tax con $176,9 milioni

di Redazione Pianetabasket.com

Con una battuta all'italiana si potrebbero definire cornuti e mazziati. I Golden State Warriors, per non qualificarsi nemmeno al primo turno dei playoff nella stagione 2023-24 (eliminati nella prima partita di play-in da Sacramento), hanno pagato di stipendi ai giocatori $206 milioni. Ben al di sopra del limite consentito per evitare la luxury tax, che ha comportato loro una spesa aggiuntiva di $176,9 milioni per un totale che supera i $380 milioni. 

Squadra più spendacciona dell'intera NBA e primo contribuente dei soldi che si spartiranno le squadre rimaste al di sotto del limite. Golden State si vede accompagnata da sette squadre. Solo due (i Celtics e i Nuggets) hanno superato il primo turno della postseason, con solo Boston che ha superato il secondo turno. Mentre i Clippers, i Suns, i Bucks, gli Heat e i Lakers hanno tutti raggiunto i playoff, ma sono stati eliminati nei quarti di finale di conference. Ecco la classifica con le sanzioni fiscali stimate per il 2023/24, secondo Bobby Marks di ESPN:

Golden State Warriors: $ 176.9 milioni
Los Angeles Clippers: $ 142.4 milioni
Phoenix Suns: $ 68.2 milioni
Milwaukee Bucks: $ 52.5 milioni
Boston Celtics: 43,8 milioni di dollari
Denver Nuggets: $ 20.2 milioni
Miami Heat: $ 15.7 milioni
Los Angeles Lakers: 6,9 milioni di dollari

La metà di questo gruzzolo viene distribuita tra le squadre che non pagano le tasse, quindi quelle 22 franchigie dovrebbero ricevere ciascuna un po' meno di 12 milioni di dollari. E per la nuova stagione 2024-25? Le previsioni indicano che il limite da non superare sarà poco più di $ 171 milioni e, mentre molte delle squadre sopra elencate prevedono di essere ancora una volta penalizzati la prossima primavera, almeno un paio di loro potrebbero essere in grado di evitare la tassa, inclusi i Warriors.


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