NBA - Lakers: a Dallas comincia un tour all'Est che può essere già fatale

Oggi, alle ore 20:30 italiane in diretta in chiaro su Cielo, i Lakers sono a Dallas per giocare contro i Mavericks la prima di cinque partite di un tour che andrà verso Est con Orlando Magic e Miami Heat (back-to-back), seguiti da Atlanta Hawks e Hornets prima di tornare a casa nel nuovo anno.

Dopo la magra sconfitta con gli Hornets - una partita che anche senza Anthony Davis si doveva vincere per coltivare speranze almeno di play-in - coach Darvin Ham ha tuonato contro l'atteggiamento della squadra in campo, in particolare per aver ceduto 62 punti nell'area piccola e 17 palle perse, che hanno portato 32 punti a favore degli Hornets.

"Questo mi fa incazzare un po'. Parliamo costantemente di … ferite autoinflitte – non proteggere la il canestro, non tenere le avversarie su un possesso … non essere disciplinati con le nostre abitudini di corsa, non girando la palla. Dobbiamo fare un lavoro molto, molto migliore, ancora una volta, mantenendo la competitività, chiudendo l'area, combattendo su ogni singolo possesso."

L'assenza di Davis non è una scusante per Ham, che tuttavia non dà una spiegazione sul perché mentre gli avversari realizzano un break come quello di Charlotte 21-5 nel terzo quarto, si ostini a non chiamare timeout e spezzare l'inerzia oppure perché non prenda atto delle difficoltà difensive della coppia Dennis Schroder-Patrick Beverley.

“Dobbiamo essere noi a dare il tono, non a eguagliare l'energia di qualcun altro. Dobbiamo capire che possesso, dopo possesso, dopo possesso, il livello di intensità deve aumentare, la competitività deve aumentare, l'unione deve aumentare. Durante una partita di 48 minuti, devi diventare più forte man mano che il gioco si svolge."

In effetti si può dire che in molti passaggi dell'incontro i giocatori dei Lakers sembrava che stessero pensando ai regali di Natale che si sono dimenticati di comprare piuttosto che agli avversari. Ma il 13°posto nella Western Conference (13-19), a 2,5 vittorie dall'ultimo posto utile per il play-in oggi a disposizione dei Timberwolves (16-17) non lascia molto margine di recupero se prima delle vittorie non cambia l'atteggiamento in campo.