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Tommaso Marino: «Non credo che il tiro da tre sia il male»

di Redazione Pianetabasket.com

Intervistato da Tuttosport, Tommaso Marino - oggi commentatore NBA per Sky Sport - ha parlato della questione tiri da tre punti in NBA (e non solo). "Il mio pensiero è questo: bisogna distinguere chi guarda le partite, chi guarda gli highlighs da 10 minuti, chi quelli da 5, chi guarda pochi secondi su TikTok e chi invece legge i dati. Gli appassionati non sono uniformi. Io credo fortemente che le partite vadano viste con gli occhi di chi le capisce. Ho commentato i Boston Celtics che hanno preso 50 tiri da tre, ebbene 35-40 di questi tiri arrivano da post basso, raddoppio, ribaltamento extra pass, extra pass. Ottimi tiri. C'è differenza se 5' di tiri li prende Washinigton o Boston. La qualità di costruzione del tiro. Poi in chi tira da tre c'è il concetto di sopravvivenza: Pritchard ha imparato a tirare con il 50% da tre per stare in una lega che diventa ogni giorno più fisica e atletica. E poi ci sono le situazioni: ho commentato la opning night di Boston, ha giocato una partita speciale. Alla fine per superare il record di triple segnate ha forzato dieci tiri. Gli ultimi tre minuti hanno fatto schifo, ma per il resto ha giocato un basket perfetto. Io non credo che il tiro da tre sia il male. Semplicemente ci sono squadre che giocano male. Le questioni di principio non mi piacciono". 


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