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Focus: La sicurezza del Real Madrid ed un'Olimpia Milano in costruzione

di Lorenzo Lubrano

L’EA7 Olimpia Milano si arrende al Wizink Center di Madrid. Nella 4° giornata di Turkish Airlines EuroLeague, la compagine guidata da coach Ettore Messina che ha allenato gli spagnoli dal 2009 al 2011 subisce la seconda sconfitta europea dopo quella di Istanbul contro il Fenerbahce. I milanesi erano reduci dalla importante vittoria ottenuta contro i vice campioni d’Europa dell’Olympiacos. Invece, per i Blancos arriva il quarto referto rosa dopo quelli conquistati contro Baskonia, Efes e Zalgiris Kaunas.

Squadra che vince non si cambia - Quando le cose funzionano alla perfezione è giusto che non vengano modificate. Come si suol dire "squadra che vince non si cambia" e è proprio questo il segreto che ha portato lo scorso maggio il Real Madrid al successo alle F4 di Kaunas. Sergio Llull, Sergio Rodriguez e Rudy Fernandez i tre pilastri del club spagnolo. Insieme a loro c’è anche Walter Tavares che nel corso di questi anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento. Ci sono poi la fisicità di Mario Hezonja e quella di Guerschon Yabusele. Da non dimenticare l’estro di Dzanan Musa e la classe di Facundo Campazzo che ha deciso di ritornare a Madrid dopo l’avventura in NBA e la partentesi dello scorso anno con la maglia della Stella Rossa. E’ solo l’inizio è quindi dare dei giudizi può essere sbagliato, ma i campioni d’Europa sembrano essere una squadra che ha un obiettivo ben preciso: andare a Berlino e salire nuovamente sul tetto d’Europa anche perchè potrebbe essere “The Last Dance” per Rodriguez, Fernandez e Llull.

Non bastano Nikola Mirotic e Shavon Shields - Guardando il foglio delle statistiche dell’Olimpia Milano, i due migliori realizzatori sono l’ex giocatore del Barcellona e quello danese. Shavon Shields ha chiuso con 16 punti (5/11 dal campo, 5/7 dalla lunetta), 7 rimbalzi e 19 di valutazione. Il numero 31 dei biancorossi ha dimostrato ancora una volta che quando vuole ha tutti i mezzi per fare ciò che vuole ed essere un vero e proprio pericolo per le difese avversarie. Nikola Mirotic, dopo essere stato protagonista con i greci, chiude ancora in doppia cifra con una delle sue ex squadre. 13 punti con 5/8 da 2, 3/4 ai liberi con 6 rimbalzi e 15 di valutazione. Per vincere su un campo così però ci vuole la partita perfetta e ci vuole l’apporto di più giocatori. Ovviamente, all’interno di una stagione possono capitare della gare no e indubbiamente per Nicolò Melli ed Alex Poythress lo è stata. Il capitano milanese che con l’Olympiacos ha disputato un match di grande cuore e carattere, ha chiuso la sfida con il Madrid con nessun punto a referto in 18’, prendendosi solo una conclusione dalla lunga distanza. Il nativo di Reggio Emilia è un grandissimo giocatore e quindi ha solo avuto una serata storta. Per il lungo americano vale lo stesso identico discorso, anche perchè nelle prime uscite milanesi si era reso protagonista con prestazioni molto produttive.

Le percentuali delle due squadre - L’EA7 Olimpia Milano ha disputato un buon primo tempo toccando nella seconda frazione il +9 (30-39) con una tripla di Devon Hall. Gli spagnoli però hanno reagito e sono riusciti ad andare negli spogliatoi in perfetta parità sul 42-42 grazie ad una canestro dalla lunga distanza di Sergio Llull. Nel secondo tempo, i padroni di casa hanno alzato il ritmo in attacco ed in difesa scappando nel punteggio finale di 88-71. Un dato interessante sono le percentuali al tiro delle due squadre: il Real Madrid ha concluso con il 64.9% da 2, 43.5% dall’arco dei punti e 83.3% dalla linea della carità. Invece, Milano ha terminato la sfida con il 56.1% da 2, 21.1% da 3 punti e 72.2 ai liberi. Indubbiamente, la percentuale dalla lunga distanza pesa come un macigno perchè diventa davvero complesso vincere con questo dato. 0/3 di Nikola Mirotic e l’1/5 di Kevin Pangos, i due che hanno litigato di più con il canestro visto che erano stati molto precisi nel turno precedente. Ancora una volta questo testimonia il fatto che la conclusione dai 6.75 ha assoluto nel tempo un valore molto importante ed incide tanto nell’esito finale di una sfida.


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