Milan Tomic: «Io all'Olimpia per Messina. Eurolega? Possiamo fare qualcosa di importante»
Milan Tomic, al secondo anno assistente di Ettore Messina all'Olimpia, ha parlato a La Repubblica ed. Milano dopo la sconfitta con il Panathinaikos, un vero e proprio derby per lui che è stato all'Olympiacos dal 1991 al 2018 quasi ininterrottamente come giocatore, viceallenatore, dirigente e, in un paio di occasioni, head coach. «Cosa mi ha spinto a tornare a essere assistente? Ettore Messina e l'Olimpia. Ho lavorato al fianco di molti grandi allenatori, è stata sicuramente una grande esperienza ma, credetemi, non avrei accettato se non mi avesse chiamato Ettore. Coach e club: è molto semplice spiegare perché sono qui», ha detto Tomic, che porta la sua esperienza. «E più facile giocare le Final Four di Eurolega che arrivarci. Le finali sono partite uniche, ti prepari e giochi. Punto. I playoff sono molto più complicati perché devi battere lo stesso avversario per tre volte. Ma la cosa più difficile di tutte è entrare nei playoff: giochi 34 partite nelle quali devi mantenere continuità di rendimento fisico e solidità mentale ad alto livello per mesi. Quindi il momento più diffìcile della stagione è quello che stiamo vivendo ...».
Su questa Olimpia prosegue: «Il viaggio verso i playoff è ancora lunghissimo, ci sono troppe partite, troppe incognite, il campionato italiano che è molto impegnativo... Bisogna procedere passo dopo passo, poi quando mancheranno 7-8 partite alla fine della stagione regolare, dovremo essere abili a cogliere il momento giusto per raggiungere l'obbiettivo. Milano ce la può fare perché è un'ottima squadra, ha già battuto avversarie come Real e Fener, vinto a Belgrado e Barcellona. Dovrà combattere la stanchezza che arriverà, che, secondo me, è una questione più mentale che fisica. Gli alti e bassi? Un allenatore, in realtà, non sa mai cosa c'è nella testa dei giocatori, se in certe situazioni sono le gambe che non reggono o il cervello. Vincere lo scudetto non è facile. Ma questa squadra ha lo spirito per fare qualcosa di importante anche in Eurolega. È complicato, ma sento che ce la possiamo fare».