Olimpia, Fioretti: «Nel momento di difficoltà bravi a reagire e stringere i denti»
Primo successo da capo allenatore per Mario Fioretti che in assenza di Ettore Messina guida l'Olimpia Milano al successo sulla Virtus Bologna nel derby italiano in Europa nel Round 7 di EuroLeague. "Come ci aspettavamo è stata una gara molto dura. Iniziata molto forte, siamo stati molto aggressivi nel primo quarto. Penso uno dei migliori quarti a livello difensivo della stagione. Abbiamo cercato di tenere il ritmo nel secondo quarto ma siamo andati un giù nel terzo quarto dove loro hanno giocato molto bene. Ma abbiamo avuto il coraggio e la forza morale di reagire e di riprendere in mano la partita. E quello che ci aveva un po' ucciso a Vitoria, i rimbalzi offensivi, stasera soprattutto nel finale sono stati quelli che abbiamo catturato e ci hanno permesso di vincere la partita".
Sul +17 ancora incapacità di chiudere la gara
"Secondo me il problema nostro è che abbiamo cambiato tanto, ci sono tanti giocatori nuovi per l'EuroLega. Abbiamo momenti di down, soprattutto in difesa. Oggi nel terzo quarto. In cui davvero facciamo fatica a riunirci. La cosa positiva, che fa parte di un processo di maturazione della squadra, è che siamo riusciti a stringere i denti per portare a casa la partita. Il livello è talmente alto che essere a +17 a questo punto della stagione con la nostra squadra a metà secondo quarto, è una cosa positiva ma non definitiva per noi. Penso ci serva ancora del tempo per lavorare, acquisire certezze e migliorare soprattutto in questo caso direi difensivamente".
Le rotazioni
"Nei primi due quarti siamo riusciti a ruotare i giocatori in maniera perfetta senza sovraccaricare nessuno. Poi con tutti questi timeout, la possibilità di fermare la partita, e il fatto che stessimo tornando nella maniera giusta, ci ha permesso di tenere per più tempo lo stesso quintetto".
Processo di maturazione
"Come ho detto prima, ci vuole del tempo. Squadra nuova, giocatori nuovi in posizione chiave. Qualcuno che non aveva mai fatto partite di EuroLeague. Di conseguenza ci sono momenti di down, speriamo siano sempre meno. Oggi nel momento in cui stavamo soffrendo siamo riusciti a reagire e siamo riusciti a avere un secondo strappo con 5/6' di ottima pallacanestro. Penso sia un processo non troppo lunga, che diminuisca un po' i momenti in cui facciamo più fatica. La fiducia viene dal lavorare insieme, dal fatto di conoscersi meglio, conoscere meglio i propri limiti, le proprie qualità, e lo stesso per i compagni".
Una squadra che si aiuta e la prova di Tonut
"Non esiste per mia esperienza una squadra di successo in cui non ci sia una certa richiesta e un certo modo di mantenersi responsabili l'uno con l'altro. Ed è uno dei grandi mantra di Ettore. Il fatto che i ragazzi riescano a motivarsi tra di loro. In un gruppo sano questo porta anche a scontrarsi. Ma è la cosa basa: non può venire solo dall'alto, ma anche dal tuo compagno. Siamo contenti se va così, se l'uno con l'altro riescono a spronarsi. Magari anche in maniera veemente ma efficace. Stefano? Ragazzo serio che lavora, mette tanta energia. Per il ruolo che ha magari non lo si nota. Come a Baskonia: mette tutto se stesso per fermare Howard, magari tocca meno palla in attacco. Oggi è stato più coinvolto e fortunatamente per noi ha fatto bene".