.

NBA - Mike D'Antoni dall'altare alla polvere, ma adesso tutti credono al suo gioco

di Redazione Pianetabasket.com

Mike D'Antoni, una carriera sulle montagne russe da profeta di una rivoluzione nel basket alle profonde delusioni con i Knicks e i Lakers. Dalla pazienza dei Phoenix Suns che gli dettero il tempo di plasmare un gruppo, bellissimo anche senza titolo NBA vinto, alla riottosità dei vari Anthony e Bryant che non ne volevano sapere di adattarsi al sistema di questo coach americano, si ma che veniva dall'Europa ed era troppo rivoluzionario. Ma d'Antoni stupisce tutti prendendo su di sé la colpa: "E 'vero", ha confermato a NBA.com. "Sono stati pagati più di $ 20 milioni di dollari per giocare e hanno avuto successo. Io non li biasimo. Nulla era stato dimostrato in quel momento. Hanno pensato che fossi pazzo. Io non li biasimo, la situazione è molto meglio qui (ai Rockets). La grande differenza con allora è che ho più fiducia in quello che faccio e quello che posso migliorare. Tutti dicevano che non potevamo riuscirci e nessuno pensava potessimo farlo. Poi sono arrivate le statistiche avanzate che hanno stabilito che funziona e funziona bene." Poi ci si sono messi i Warriors, a dimostrare che il titolo, con questo gioco, si può vincere. E Houston sostiene le teorie di D'Antoni, così da rendere tutto possibile:  "L'NBA è sempre stato un campionato in cui la gente copia e segue le tendenze, e questo è il caso attuale. Le regole sono cambiate, i giocatori sono migliorati. Essi possono ora prendere tiri da 3 punti, quasi da centrocampo. Si sta cambiando. Ma la cosa più importante è che la NBA è più emozionante che mai e mi piace come cambia. Ci siamo quasi. Golden State è già lì e vogliamo avere anche noi quel successo".


Altre notizie
PUBBLICITÀ