.

Terremoto. Lettera a Mattia del presidente Petrucci: "Sarai un coach"

di Redazione Pianetabasket.com
Fonte: uff stampa fip

Mattia Rendina, 19 anni, di Pomezia (RM), la notte del terremoto si trovava a Pescara del Tronto in vacanza. E' rimasto per ore sotto le macerie insieme alla madre Wilma. Mattia è stato salvato, purtroppo non così la mamma. Sabato 28 agosto il "Corriere della Sera" ha raccontato, nell'articolo di Goffredo Buccini, la storia di Mattia e, tra le altre cose, della sua passione per il basket e la sua voglia di diventare allenatore. Qui di seguito pubblichiamo la lettera che, tramite lo stesso "Corriere della Sera" il presidente della FIP Giovanni Petrucci, gli ha inviato.

Ciao Mattia,
in queste ore di angoscia e di lutto per la terribile tragedia che ha colpito il Centro Italia si fatica a rimanere lucidi.
Quello che è successo è ingiusto e solo chi lo ha vissuto può capire cosa significhi avere speranza e fede. Le tantissime storie che i media raccontano ci colpiscono nel profondo perché sono storie di uomini comuni, che nella disperazione hanno trovato e stanno trovando la forza di reagire alla perdita dei propri cari, delle proprie abitazioni e delle proprie vite così come le conoscevano prima del sisma.
Dopo aver letto cosa ti è successo ho deciso di scriverti perché il terremoto non porti via, assieme alla tua mamma, anche i tuoi sogni. So che ora non è il momento di pensare allo sport. Ora è il momento di rialzarsi, stringersi ai propri cari per affrontare e superare il dolore e la paura. Ma dopo, quando sarai pronto e avrai di nuovo forza e voglia di riprendere in mano la tua vita, ti aspetto a Roma, alla Federbasket, per darti la possibilità di frequentare lo lusm, che collabora con la Fip, e diventare allenatore di pallacanestro. Non serve aggiungere altro.
Forza Mattia, ti aspettiamo!

Giovanni Petrucci


Altre notizie
PUBBLICITÀ