Vincoli e svincoli, riforma under e parametri NAS: come cambia il basket italiano
Fonte: Giuseppe Sciascia
La decisione più importante per la pallacanestro italiana presa oggi dal Consiglio Federale della FIP non è stata degna di un comunicato stampa, eppure si tratta della modifica al regolamento sullo svincolo che scatterà dall’1 luglio 2024 applicando le nuove disposizioni legislative legate alla Riforma Spadafora. E' un adeguamento reso necessario dalla possibilità di vincolo biennale – rispetto alla legge originale, che faceva decadere il vincolo ogni 12 mesi – introdotta dal decreto convertito in legge ai primi di settembre 2023 con le modalità attuative della disciplina del lavoro sportivo. Queste le ultime novità che sono diventate legge.
SPARISCONO I RINNOVI (E I PRESTITI) – Tutti i giocatori maschili e femminili in età giovanile tesserati nella stagione 2023/24 – dagli Under 13 nati nel 2011 agli Under 19 nati nel 2005; compresi ovviamente i nati nel 2004 che si svincoleranno a 20 anni – saranno automaticamente liberati dal tesseramento a partire dall’1 luglio 2024, e dovranno sottoscrivere un nuovo cartellino (sia per cambiare società che per rimanere con quella precedente) visto che non esisteranno più i cosiddetti “rinnovi d’autorità”. Questo vincolo avrà durata annuale, e scadrà al 30 giugno 2025 (salvo casi particolari). Sparisce così l’istituto del prestito, sebbene resti possibile effettuare trasferimenti da una società all’altra nel corso della stagione, ma solo mediante accordo fra le parti.
IL VINCOLO BIENNALE (FACOLTATIVO) – La novità approvata dal Consiglio Federale odierno riguarda la facoltà di concordare accordi di vincolo biennale per gli atleti militanti nelle categorie con annate “doppie” (Under 17 e Under 19). Previo accordo con ragazzi e famiglie, sarà dunque possibile sottoscrivere tesseramenti giovanili di durata biennale per queste categorie: la soluzione suggerita dalla Commissione Svincolo, e ratificata dal Consiglio Federale, va nella direzione di proteggere la programmazione e gli investimenti compiuti nella seconda fase dell’età giovanile. Resterà sempre annuale invece il vincolo sportivo per le categorie Under 13, Under 14 e Under 15. L’altra possibilità di stabilire una durata del vincolo differente dalle suddette norme è quella di sottoscrivere un contratto di lavoro sportivo (anche apprendistato in caso di minorenni), con relativo tesseramento pari alla durata del legame di natura lavorativa.
ESTESO IL DOPPIO TESSERAMENTO – L’istituto del doppio utilizzo sarà esteso dalla stagione 2024/25 a tutte le categorie giovanili. In questo modo un giocatore potrà disputare due campionati con due diverse società (Under 13 con X e Under 14 con Y).
IL CAMBIO DELLE ETA’ – Il percorso giovanile attuale – primo tesseramento Under 13, ultimo Under 20 – resterà inalterato fino alla prima assemblea straordinaria nella quale la FIP potrà modificare lo Statuto. Verosimilmente accadrà contestualmente all’assemblea elettiva in programma nell’autunno del 2024: l’obiettivo è modificare il ciclo giovanile, abbassando a 12 anni l’età del primo tesseramento, e facendo chiudere l’attività a 19 – in corrispondenza con il ciclo delle scuole superiori – per mantenere 8 anni di attività agonistica. Se così sarà, dal 2025/26 le categorie giovanili dovrebbero essere Under 12, Under 13, Under 14, Under 15, Under 17 e Under 19.
PARAMETRI RI-FRAZIONATI – Con lo svincolo annuale (fatte salve le eccezioni di cui sopra) si tornerà al frazionamento del parametro NAS in otto diverse “fette”, assegnando per ogni stagione di militanza una percentuale dei diritti di tesseramento percepibili a partire dall’attività senior per l’utilizzo di giocatori non cresciuti nel proprio vivaio. Le prime due annate (Under 13 e Under 14, in futuro 12 e 13) avranno diritto ciascuna al 15% del parametro da maturare; dalla terza alla settima la percentuale sarà del 10%, mentre il 20% spetterà a chi ha effettuato l’ultimo tesseramento giovanile prima del passaggio nel comparto senior.
CEDIBILITA’ DEI NAS – Resta confermato, secondo quanto disposto dalla delibera 241/2023 del 2 marzo scorso, la possibilità di cedere le quote NAS maturate da una società all’altra, sia nel corso dell’attività giovanile che durante il periodo dell’attività senior. Le operazioni saranno oggetto di trattativa privata tra i club senza alcun vincolo da parte della FIP, che dovrà altresì fissare l’entità dei “premi addestramento” in caso di contratti di lavoro sportivo, sulla falsariga di quanto avviene già per i club professionistici che fanno sottoscrivere accordi ad atleti in età giovanile di società appartenenti al comparto dilettantistico.