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Champions League - Venezia comincia l'opera, Tenerife la finisce e vola in finale

di Redazione Pianetabasket.com

Purtroppo per la Reyer Venezia, l'emozione che fa tremare le gambe al Tenerife davanti al suo pubblico dura appena quattro minuti. Poi le ore al videotape a studiare la zona dei veneti cominciano a dare il loro effetto positivo, la manovra dei canari torna fluida, ma, ancor peggio Abromaitis (17p nel primo tempo) e Doornekamp si mettono in ritmo. L'Umana va in ciampanelle e nei 10' a cavallo dei due quarti centrali c'è solo il canestro sulla sirena dell'intervallo di Haynes del +6 Iberostar a illudere che ci sia competizione tra le due squadre. Macché. Venezia piazza appena 8 punti nel canestro avversario nell'intero terzo periodo, dominata fisicamente (Hagins e Batista saranno più che un rimpianto, nei commenti) con il peggior Ejim in campo della stagione, tanti contatti non sanzionati, e difesa asfissiante fin dalla rimessa che non concede un tiro aperto nemmeno a pagamento. Chapeau al Tenerife che spiega bene come fa ad essere competitiva in un campionato competitivo come quello spagnolo. Certo non è facile nemmeno per loro spingere la Reyer alla rinuncia: Tomas Ress si prende spunti interessanti con due triple ma si è ripartiti da -19, ed è francamente difficile recuperare. Ci vorrebbe un cambio di passo che i lagunari hanno solo a tratti, tanto da vincere il parziale dell'ultimo quarto con un break sui titoli di coda 0-8 che lenisce il distacco ma aumenta il rimpianto. San Miguel chiude con due liberi per l'ovazione del pubblico di casa che porta Tenerife in finale, davanti a due ospiti d'onorre eccellenti come il presidente della Federazione spagnola FEB Jorge Garbajosa e il coach della Nazionale, l'italiano Sergio Scariolo.

Finisce 67-58. Boxscore: 19p+9r Abromaitis, 11 Doornekamp. 10 Bogris per il Tenerife; 13 Haynes, 11 Peric per Venezia.


Abromaitis vs Reyer Venezia