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Datome e l'interessamento dell'Olimpia Milano: «Cazzate»

di Alessandro Luigi Maggi

Gigi Datome è intervenuto a Radio 24, nel programma Tutti Convocati, per commentare la finale scudetto, la festa di Sassari, e non solo… «Ho visto gara-6 dal vivo, pazzesca. Faccio i miei complimenti a De Vecchi che ha scritto una pagine storica. Vi invidio». Sono state notti magiche: «Una finale bellissima, non potevo desiderare di meglio come spot del nostro basket». E la Sardegna è in festa: «Hanno fatto qualcosa di molto bello, tutta la Sardegna si sente parte di questo successo. Bravo Sardara a collegare tutti gli enti in questa avventura, per uno scudetto nato negli anni in A2 con De Vecchi e Sacchetti. Davvero impensabile un sardo in Nba e una squadra di riferimento in Italia. Non siamo più così lontani dal continente». E sull’interessamento dell’Olimpia Milano? «Si può dire “cazzate” a quest’ora? Io aspetto il mercato in America, che inizia il primo luglio. Ovviamente ascolto tutti, e cercherò di fare la scelta giusta, per giocare al più alto livello possibile».

Nella notte, è arrivato poi un nuovo intervento del giocatore sulla sua pagina facebook: «A notte fonda ci tengo a chiarire una cosa, perché in questi giorni ne ho lette di ogni. Oggi soprattutto dopo che ho fatto una intervista a Radio24 in cui ho detto a precisa e immancabile domanda su Milano: “hai sentito una ‘cazzata’ allora, adesso è un momento di mercato e aspetto ancora il mercato in America. Lì inizia il primo luglio, ovviamente ascolto tutti quelli che si fanno avanti, sono onorato di ogni richiesta e come al solito cercherò di fare la scelta giusta, cercando di essere il più partecipe possibile nella squadra dove giocherò e al livello più alto possibile. Quindi devo cercare il giusto equilibrio tra queste due mie prerogative”. Semplicemente.
Invece è venuto fuori che ho detto NO a Milano, oppure che ho già deciso dove andrò a giocare. 
Ribadisco il concetto qui, eppure mi sembrava di esser stato chiaro: Non ho ancora deciso nulla in merito al mio futuro, semplicemente perché voglio attendere qualche giorno che si apra il mercato nella NBA. 
E che si possano definire interessamenti ed eventuali offerte (se arriveranno) dall’America stessa. Poi prenderò una decisione, che dovrà essere la migliore per il mio futuro. 
Chi sostiene di sapere la scelta che farò sbaglia di grosso. Il termine “cazzata” era riferito esattamente a questo e a quel che ho letto in questi giorni. Non voleva certo essere una mancanza di rispetto verso una squadra come Milano, anche perché un eventuale suo interessamento non può altro che lusingarmi. 
Spero adesso di esser stato più chiaro. Buonanotte a tutti»


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