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Esclusiva PB - Jacopo Giachetti: "Serie A, perché no? E a Forlì mi sento a casa..."

di Emiliano Latino
Fonte: PianetaBasket
Jacopo Giachetti

Jacopo Giachetti, 37enne ex della Nazionale, al terzo anno con la canotta della Unieuro Forlì, non smentisce mai il suo essere livornese doc (nato in una clinica di Pisa...ma non ricordateglielo...!) e non si tira mai indietro nel rispondere alle domande.

Prodotto del vivaio di Livorno, ha conquistato la A1 nel 2000 con Montecatini, per poi vestire le maglie della sua Livorno, Roma, Milano, Venezia, Torino, Mantova e appunto Ravenna. A Roma ha giocato l’EuroLega e due finali scudetto (2006 e 2008). A Forlì ha ritrovato il gm Renato Pasquali che era a Torino quando Giachetti conquistò la promozione in A. 

E' iniziata la fase così detta ad orologio e la squadra di coach Dell'Agnelloreduce dalla sconfitta contro Udine sta preparando la difficile trasferta contro la Reale Mutua Torino di coach Cavina. E' stata una chiacchierata molto piacevole, Jacopo ha ancora molta voglia di raggiungere obiettivi importanti e lo abbiamo fatto anche  accomodare sulla macchina del tempo, riportandolo al 2015...quando a Torino...

Un'esperienza accumulata in tanti anni di parquet in giro per l'Italia, ha già deciso quando appendere le scarpe al chiodo?

"Quando passerà l'entusiamo e la voglia di arrivare in palestra per lavorare, tale e quale alla fiamma che si accendeva fin dal minibasket. Ci sono momenti più difficili di altri per via degli acciacchi e dell'età he avanza, ma è ancora viva la voglia che avevo fin da bambino. Mi farò da parte quando mi renderò conto che nulla è più come prima".

E' uno dei fedelissimi di coach Dell'Agnello, com'è il vostro rapporto e come giudica la stagione della Unieuro Forlì?

"Con Sandro cavalchiamo la stessa onda e abbiamo instaurato un ottimo rapporto basato sulla sincerità e il rispetto reciproco: guardiamo lo stesso orizzonte e sa bene cosa posso dare alla squadra. Giocare a Forlì è semplicemente meraviglioso, qui si "vive" di basket e non c'è angolo della città nel quale i tifosi non ti facciano sentire la loro vicinanza e il loro affetto, nonostante la chiusura del palazzetto a causa delle limitazioni che tutti conoscete. Una città incredibile che abbraccia tante generazioni di appassionati per la palla a spicchi. Abbiamo iniziato questa "formula" ad orologio che giudico strana, perché abbiamo finito la regular season al primo posto con Napoli, e ci ritroviamo in questo mini girone al quarto posto...mah...Rimaniamo perplessi, ma concentrati al recupero della miglior condizione fisica, per riprendere il discorso con la vittoria. Veniamo da settimane con qualche acciacco di troppo: Bruttini e Rush stanno stringendo i denti e vengono da assenze prolungate. Abbiamo bisogno di ritrovare il ritmo anche in considerazione del fatto, che l'età media è abbastanza elevata e i tempi di recupero di conseguenza si allungano. La situazione contingente non ha certo aiutato e abbiamo perso un po' di smalto, ma quando torneremo al 100% rivedrete la Forlì che avete visto durante tutto il campionato."

Quante possibilità avete per andare in Serie A?  Ne parlate tra di voi?

"Non abbiamo fatto grandi previsioni, quest'anno le incognite sono tante e non possiamo far altro che ragionare partita dopo partita. Sul campo abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti, avendo l'obiettivo di arrivare più in alto possibile. Vogliamo arrivare nelle migliori condizioni possibili ai play-off e giocarci le nostre carte contro le più forti".

Quali squadre considerate vostri competitors?

"Abbiamo toccato con mano la forza di Napoli, una grandissima squadra contro la quale siamo anche riusciti a vincere durante il girone di andata; nel match di ritorno solo gli episodi non ci hanno consentito di vincere e crediamo di essere al loro livello. Nessun alibi e se recupereremo tutti i nostri effettivi, avremo grandi possibilità di fare bene. Anche recentemente a Udine, abbiamo disputato un'ottima partita e, sono stati bravi loro, a trovare punti importanti nei momenti decisivi. Dobbiamo aspettarci sempre grandi prestazioni da parte dei nostri avversari...siamo pronti".

Domenica la difficile trasferta di Torino, anch'essa reduce da una sconfitta proprio contro Napoli, che partita ti aspetti?

"Torino è un'ottima squadre che ha chiari obiettivi che, peraltro, non ha ma nascosto, fin dall'inizio della stagione; ha un roster di altissimo livello e ha disputato una stagione molto buona- Nonostante la sconfitta all'overtime contro Napoli, ha espresso un ottimo gioco, limitata anche dall'uscita di Diop. Sarà una battaglia durissima da giocare su un campo tosto e ho avuto modo d vederli giocare più volte, rimanendo sempre ben impressionato. La loro forza è il gruppo molto coeso e grandi soluzioni sia in attacco che in difesa...non sarà per nulla facile portare a casa una vittoria da ricercare con una prestazione di livello".

Era il 10 Giugno 2015, lei segna 20 punti in gara 5 contro Agrigento e Torino vince il titolo...se lo ricorda?

"Bellissimi ricordi e una stagione splendida: prima di gara 4 ad Agrigento, un'intera città già festeggiava...senza fare i conti con l'oste. Abbiamo giocato una partita "sporca" e brutta da vedere, ma siamo riusciti a conquistare l'ultima partita in casa e raggiunto una promozione davanti ad un pubblico incredibile. L'apoteosi per una città che da tanto tempo aspettava questo regalo e un risultato storico che volevamo dedicare a tutti quelli che ci hanno supportato durante l'anno...una festa che porterò sempre nel cuore. A Torino sono stato benissimo e ho trovato tanti amici che mi sarebbe piaciuto ritrovare se solo non ci fossero le imposizioni legate alla pandemia".

Giachetti, rimarrà a Forlì anche la prossima stagione?

"Ho un contratto e spero che si possa continuare insieme un percorso che mi sempre reso orgoglioso, vediamo come va la stagione e il contratto in essere non deve essere un vincolo per loro. Sta andando benissimo e con la società il rapporto è solido...vogliamo regalare al nostro pubblico qualcosa di importante...magari a Giugno".


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