Ioannis Bourousis è "pulito", firma un biennale con Milano!
(Speciale di Costas Daskalopoulos)
Con l’annuncio che Ioannis Bourousis è “pulito” o “innocente” l’ESKAN, il servizio greco per il doping, ha sbloccato il giallo. Il pivot dell’Olympiacos può giocare per la nazionale e anche per Milano. Si tratta del sospirato via libera, o forse meglio dire il foglio di via, per il supergigante greco “pizzicato” in un’intercettazione telefonica con le quali chiede esplicitamente dei farmaci per aumentare le sue prestazioni.
Considerato il danno d’immagine provocato e il pericolo di una richiesta di danni al suo club si è sottoposto volontariamente all’esame antidoping e deciso di liberarsi dal contratto col suo club pagando un indennizzo (buy-out) di 200.000 euro. Questo per salvare la sua carriera, che vale fra 1 o 2 milioni di euro all’anno, e rifarsi quanto prima una reputazione all’estero.
Milano, comunque, ha ufficializzato il suo ingaggio tenendoselo stretto per due anni. L’acquirente illustre non è certo l’anello al naso, si prevede un contratto blindato. Le riserve si superano facilmente, inoltre non è la prima volta che la “buonista” Italia decide di perdonare le pecorelle smarrite del basket, vedi i casi di Doug Moe (scommesse), di George Brosterhouse e successivamente il virtussino Richardson (stupefacenti).
A gennaio Bourousis venne messo fuori dal suo club per oltre un mese, e poi venne reintegrato e il suo club esplose passando di vittoria in vittoria, fino a quando arrivò anche per lui il “Redde Rationem” con Siena nel playoff. Sul sito dell’Euroleague si parlò di un infortunio, in realtà le intercettazioni telefoniche da parte degli agenti del servizio di sicurezza nazionale fanno supporre a una versione ufficiale di copertura. Poi circolò la notizia di “problemi disciplinari”, anche questi ricollegabili all’uso di doping. Le ipotesi si accavallarono, infortunio muscolare, problemi di metabolismo, cattivi rapporti col suo allenatore Dusan Ivkovic fino a quando è venuta fuori la storia del farmaco.
La sorpresa è stato veder coinvolto il “Supergigante” nei verbali di Calciopolis, lo scandalo legato alle scommesse del campionato di calcio e che ha riservato altri filoni di “marcio” ai quali però Bouroussis è del tutto estraneo: partite truccate, spionaggio industriale e uso di doping.
Nelle intercettazioni degli inquirenti è comunque trascritto fedelmente un colloquio molto chiaro fra il campione e Makis Psomiadis, il presidente del Kavala FC, club del massimo campionato ellenico, uno dei principali protagonisti della vicenda e padre della ragazza con la quale Bouroussis avrebbe una relazione.
Ad un certo punto, il supergigante definisce “cretini” (“idiots”) i fratelli Angeloupoulos, i proprietari del club che lo pagano 1,6 milioni di euro all’anno, spiegando che non gli parlano più, e chiede al suo interlocutore di procurargli dei farmaci.
“Mr.Makis, just so you I’ve ran out the medicine”. “Ho finito le medicine!”, confessa attaccando discorso nella sua telefonata a quello che appare una sorta di fornitore abituale. I due se la ridono di gusto , infatti “Mr.Makis” scherza sui toni usati dal telecronista per commentare la bella partita del giocatore (“Bouroussis è uno che gioca col cuore…”, mentre loro si scambiano alcune frasi nelle quali fanno capire invece che la ragione non è solo questa….
La telefonata di Bourousis ha comunque lo scopo preciso di richiedere quel farmaco di cui ha già fatto uso, senza però citare mai il nome o il prodotto. Probabilmente steroidi. Questa prudenza potrebbe permettergli di cavarsela con una multa perché i suoi avvocati cercheranno di dimostrare che non si tratta di sostanze “dopanti”, magari un farmaco antiallergico o una pastiglia per l’emicrania… O vuoi una pomata per le emorroidi?.
In ogni caso: dal momento che Bouroussis attacca discorso al telefono con Mr.Makis dicendo che ha finito la medicina e chiede di averne ancora, è chiaro che la storia va avanti da un pezzo. Ma da quando, e in quali occasione?. E’ una lunga o corta dipendenza?
Psomiadis, un duraccio con due baffoni, capelli brizzolati e un grosso sigaro avana sempre in bocca, tranquillizza affettuosamente il giocatore considerato dal tono uno di famiglia “Non preoccuparti ragazzo mio, te ne darò dell’altra. Per quando ti serve?.”
Seguono altre due domande precise di Psomiadis per concordare i tempi della consegna, e le altrettante eloquenti risposte di Bourousis : “ho bisogno le medicine per la finale del campionato (col Panathinaikos), e per metà maggio”.
Non pago di queste scottanti dichiarazioni, trascritte fedelmente da gazzetta.gr , con un soggetto definito “sporco” dai magistrati del servizio di sicurezza per il ruolo centrale in questo terribile scandalo del calcio greco, in occasione di gara2 nella finale col Panathinaikos Bouroussis perse la testa polemizzando con l’arbitraggio e annunciando il suo ritiro dalla nazionale per gli europei, salvo ripensarci negli ultimi giorni.
A questo punto, anche se passati ormai due mesi dal colloquio, ha chiesto personalmente di essere testato dall’ ESKAN, il servizio greco contro il doping che ha smesso di lavorare con gli sport professionistici da quando, scoppiata la crisi economica, nessuno ha provveduto al saldo dei controlli di laboratorio, e sembra non si tratti di grosse cifre. Da parte loro i club hanno provveduto a pagare personalmente le analisi ma solo per i giocatori stranieri, come previsto da una legge dello stato.
Chiaramente in questa vicenda tutti aevvano interesse a salvare il salvabile, dal giocatore al suo club e naturalmente alla nazionale che dopo due anni modesti va agli europei per staccare il biglietto per le Olimpiadi di Londra.
La vicenda provoca una domanda scontata sull’iter scelto per trovare una soluzione a questo caso : ma come è possibile fare gli esami a luglio quando il farmaco è stato usato ad aprile? Scontata la soluzione di risolvere dunque il caso col minor danno possibile in quanto Bourousis è un buon giocatore e un elemento importante per la nazionale ellenica.
Per i tifosi milanesi, tutti sono felici di questo colpo, e dicono “ben venga l’ingaggio”, “non è provato fosse doping, poteva trattarsi di un’aspirina”, insomma si tratta di un giocatore che può spostare lo scudetto. Adesso però la Fiba deve dire la sua, idem l’Euroleague, a meno che il grande basket abbia abolito del tutto i controlli anti-doping senza annunciarlo.
Ioannis Bourousis è alto 2,10, è nato il 27 novembre 1983, gioca col n.9, questa stagione ha avuto in Euroleague una media di 10,7 punti, 6,6 rimbalzi, 0,7 assist col 57% da 2, 36% da 3 e 67,8% dalla lunetta. E’ anche uno dei maggiori specialisti della stoppata. In questa stagione ha giocato la sua miglior partita in gara1 del playoff contro Siena, quella del +48, con 26 di valutazione, 14 punti, 7/10 nei liberi, 12 rimbalzi, 3 stoppate, 6 falli subiti. E’ considerato il castiga-italiani, ne sanno qualcosa anche la Lottomatica che perse in casa nella Regular Season con 16 punti e 10 rimbalzi, e la Benetton contro la quale ha ottenuto il suo top nell’Euroleague con 26 punti.
Ha giocato 9 volte l’Euroleague, dal 2002 al 2005 con l’Aek, quindi 3 gare col Barcellona e 0 punti è tornato in Grecia vestendo la maglia dei Reds del Pireo e ha vinto il titolo europeo con la nazionale ellenica oltre a essere il pilone della squadra da 8 anni.
Bouroussis è nato a Karditsa un cittadina della Grecia centrale,dove ha cominciato giocare nella squadra locale,L' AEK Atene l’acquista nel 2002, lì gioca per 4 anni conquistando uno scudetto ma per problemi finanziari accetta la proposta di Olympiacos .Comincia come cambio del pivot, ma quando Pini Gerson, il coach degli ultimi anni d’oro del Maccabi, lo mette nel primo quintetto gioca benissimo e da questo momento diventa uno dei elementi piu importanti dell’Olympiacos e della nazionale.
Molto forte fisicamente, schiaccia come un “nero”, idem Fotsis, e con questi due comunitari sotto i tabelloni l’Armani sarà la squadra dominante dell’Euroleague assieme al Cska. Sfoggia anche buon tecnica e tiro da 3 punti.
L’ostacolo per la definizione del contratto, visto un rapporto in essere e il danno d’immagine dei suoi datori di lavoro, era solo economico. Perché il nulla-osta lo dovevano dare proprio i due "cretini" (idiots in inglese, vlakes in greco), come ha definito i fratelli proprietari della Olympiacos
Per Milano è una occasione d'oro ..Possiede infatti la capacità di giocare meglio le partite che contano, come ha dimostrato puntualmente ogni volta contro il Panathinaikos).
Nella sua storia personale, a parte la storia dei “cretini” e del misterioso farmaco, non si ritrovano problemi disciplinari o problemi con i suoi compagni ,tranne un episodio con Ivkovic, ma il coach inamorato della disciplina spartana, ha sempre avuto problemi con tutte le sue stars, come Petrovic, Gallis, Fassoulas.
Intanto sono già partiti dall’ Olympiacos il nazionale serbo Milos Teodosic, miglior giocatore dell’anno in Europa e nazionale serbo, che giocherà nel CSKA, Jamont Gordon ha firmato per il Galatasaray, mentre sono liberi il play Papaloukas e il pivot Mavrokefalidis . Adesso Bouroussis viene dato sicuro a Milano che non ha smentito la trattativa. Da definire sul Pireo la posizione di coach Ikvovic, i fratelli Angelpoupoulos hanno previsto per la prossima stagione un budget di bilancio di 10-11 milioni euro.
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Testo raccolto a cura di encampana@alice.it