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La Montepaschi si prende il fattore campo con autorità

di Umberto De Santis
Fonte: www.ilcittadinoonline.it

ROMA. Piccolo palazzetto, grande cuore Virtus con tutto esaurito e sparuta pattuglia di tifosi senesi. Piccolo il Palatiziano anche per gli standard nazionali, ma dal clima molto intenso, adatto alla sfacciataggine della squadra che ci vuole provare: e quella di Calvani è una squadra tostissima. Hanno scritto in tanti che vincere gara1 è statisticamente fondamentale, certo che la Virtus si ritrova meritatamente col fattore campo a favore e non vuole perderlo. Ortner fa saltare Lawal a vuoto poi appoggia facile 0-2. Fin da subito tanta zona per la Montepaschi per arginare il centro capitolino che pareggia 2-2: la serie è entrata nel vivo. Al 5’ 4-14 con le triple di Brown e Moss: la Mens Sana tenta la fuga, l’Acea vive delle entrate di Taylor, che innesca un break 6-0 (12-16). Hackett comincia a martellare, si innesca anche Datome, così Roma è più concreta e attenta e la tripla di Bobby Jones permette di tenere vicina Siena in chiusura 17-20.

Eze al posto di Ortner, ma è Lorenzo D’Ercole a pareggiare con la bomba del 20-20, poi il nuovo entrato Bailey dà il vantaggio interno al 13’ 24-22. Infiamma il parquet il duello tutto made in Nigeria tra Lawal ed Eze bello e in parità all’intervallo. Banchi ritorna a giocare su Hackett (4 falli subiti) e cerca riposo per Moss con un Christmas modello turista, Calvani invece gode di un Taylor in vena: una tripla di Moss spezza l’equilibrio al 18’ 29-32, Lawal sfrutta bene due liberi ma Bobby Brown con due giocate segnatura e poi assist a Ortner sembra lanciare Siena a pochi secondi dalla fine del periodo 31-36. Quattro secondi però sono sufficienti a Goss per riscattare un primo tempo deludente  (2/8 al tiro) con la tripla del 34-36.

Rottura del cronometro elettronico dei 24 secondi davanti al presidente del Coni Malagò e di Petrucci, si perde tempo per ripartire. Lawal pareggia in apertura, poi stoppa Hackett, poi ancora un fallo in attacco; segna Taylor ma dall’angolo Moss rimette Siena avanti 38-39 per poi subire un altro fallo di Lawal. Calvani lo mette a sedere per Czyz. Basket vecchia maniera con il crono manuale, le panchine si sbracciano Hackett e Datome vanno a segno, al 23’ 43-44. Arresto e tiro per Taylor, risposta dalla lunetta di Ortner, prodezza di Brown, eruzione Sanikidze 45-51 al 25’ timeout  Calvani. Altra tripla di Moss 47-54, ma Jones buca la zona bianco verde: 51-55 al 28’. Hackett e Rasic dalla lunetta allungano per Siena 51-59, Goss e Lorant firmano il break che riporta a -3 la Virtus 56-59 con manciate di secondi da giocare: Moss non fallisce il compito con una sicurezza disarmante 56-62, ma ci sarebbe da recriminare per qualche canestro sputato dal ferro che poteva dare un vantaggio maggiore alla Montepaschi (Roma 10 palle perse).

Lawal segna da quattro metri, ma Kangur e Ress vanno da tre punti 58-68 al 32’ mentre le zone miste bene eseguite con Rasic e Kangur (mentre Brown rifiata in panchina) fanno impazzire l’attacco romano: risolve Lawal 60-68. Hackett spazza la Virtus con 5 punti in fila 60-73, la penetrazione di Taylor trova la correzione del solito Lawal. Roma alza il ritmo per non far sfuggire la gara di mano 64-73, ma Hackett (anche 10 assist) ricomincia ad attaccare il ferro come sa fare, 64-75 con 3’45” sul cronometro. Moss’n’Goss da tre punti 68-78, l’Acea ha voglia di contrastare col pressing, ma tre recuperi in fila non producono punti, mentre il tempo scorre 70-80 al 38’. I liberi di Brown e Ress scrivono la parola fine della contesa, due triple di Goss e un centro di Carraretto firmano il punteggio definitivo al match 76-85 e Siena la cannibale si riprende il fattore campo. Conta poco, perché il carattere della Virtus Roma si è visto in questi playoff, e ha saputo recuperarlo.

Doppio MVP per l'incontro: Daniel Hackett con un sontuoso 30 di valutazione (9 falli subiti) e certamente David Moss, non solo per le triple devastanti (6/11 personali in un contesto di 13/26 50% di squadra) ma per la difesa perfetta su Datome che, però, non ha demeritato. L’ala romana infatti ha messo insieme 9 rimbalzi che contribuiscono alla supremazia di casa nel fondamentale (41/28), 2 assist e 16 di valutazione. Dopodomani siamo di nuovo al Palatiziano, nella capitale, per il secondo atto di queste finali scudetto. La sicurezza con cui la Montepaschi ha comandato nel quarto finale (finito 20-23 ma con 6 punti di Goss arrivati sui titoli di coda) è quasi disarmante, anche se il pressing romano degli ultimi minuti non è stato assistito dalla buona sorte: un arrivo in volata non è nelle corde dei senesi, come si è visto bene nell’arco della stagione, Marco Calvani dovrà aggiustare diverse cose per trovare altenative al tiro specie per Datome. Ah, per chiudere c’erano anche gli arbitri Cicoria, Paternicò e Bettini. Quasi non li abbiamo notati ed è il miglior complimento si possa loro fare.

ACEA ROMA - MONTEPASCHI SIENA   76-85 (17-20, 34-36, 56-62)

ACEA ROMA: Goss 16, Jones 9, Tambone, Tonolli, Gorrieri, D’Ercole 3, Datome 7, Bailey 3, Taylor 15, Lawal 17, Czyz 3, Lorant 3. All: Marco Calvani

MONTEPASCHI SIENA: Brown 17, Eze 8, Carraretto 2, Rasic 2, Kangur 3, Sanikidze 2, Ress 5, Ortner 8, Lechthaler, Hackett 18, Christmas, Moss 20. All: Luca Banchi


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