A2 - Fortitudo, Cagnardi: «Vittoria importante. Menalo? Bravi a convincerlo»
Vittoria per la Fortitudo Bologna che guidata da Freeman e Gabriel supera la Tezenis Verona. Queste le parole di coach Devis Cagnardi al termine della partita: "Vittoria importante, complicata e difficile sia tecnicamente che fisicamente. Verona è profonda e ben preparata, bravissimi noi con un ottimo approccio energetico e tattico riuscendo a togliere dal gioco la loro principale bocca da fuoco. Loro sono stati bravi a trovare alternative, noi abbiamo iniziato a faticare, troppi errori con qualche giocatore entrato dalla panchina: non tutti sono stati pronti come concentrazione e siamo andati in affanno, subendo tanto e andando subito in bonus nel terzo quarto. Siamo andati fuori giri in attacco, abusando del palleggio senza muovere la loro difesa e finendo a -8: qui c’è stata la reazione, di orgoglio grazie anche al pubblico, ma anche di tecnica. Abbiamo ricominciato a dare palla dentro e subire meno punti, con maggiore cinismo nei momenti decisivi e tatticamente intelligenti ad andare verso i loro limiti difensivi. E siamo migliorati a rimbalzo. Non voglio evidenziare gli errori di singoli giocatori perché non sarebbe utile, però qualche sbaglio c’è stato".
La mancanza di killer instinct e le percentuali ai liberi
"Potrà farlo Aradori quando starà meglio, oggi ha giocato anche più di quanto non avrebbe dovuto, ma questo c’è stato nel momento in cui siamo riusciti a fare tre difese e tre attacchi per andare in vantaggio. Il finale di Penna? Errore individuale, avremmo dovuto fare fallo, anche qui dovremo limare. I liberi? Ne tira tanti Freeman che non è uno specialista, poi però errori ne hanno fatti anche altri che li tirano meglio. Forse abbiamo pagato un po’ di tensione, e i 15 giorni di sosta che hanno un po’ inciso dopo la sconfitta di Nardò. Ma oltre all’ultimo posto nelle percentuali ai liberi vorrei si enfatizzasse anche il primo posto negli assist.
La firma di Leo Menalo
"Ho giocato contro di lui nella scorsa finale, lo conosco perché da allenatore conosco i prospetti che ci sono e lui è uno di questi. Deve ancora maturare una certa concretezza, lo potrà fare solo giocando, lo vedo come un possibile 4 e mezzo ma in grado di difendere anche sugli esterni. Poliedrico, può fare anche il 3, è un 4 ma anche 5 atipico. Può aiutarci, ha centimetri e questi nel mercato attuale valgono oro perché il mercato dei lunghi non esiste: in A1 si contendevano in questo ruolo giocatori di A2, bravi noi e brava la società, Basciano e Alibegovic, a prenderlo e a convincerlo. Oggi senza Cusin avevamo un solo giocatore sopra i due metri, per questo non vedo l’ora di vederlo in campo".