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A2 - Hdl Nardò, e l'obbligo di vincere la prossima con Livorno

di Redazione Pianetabasket.com
Aristide Mouaha

Vincere è l'unica cosa che conta. Non il comandamento generale di juventina memoria, ma banalmente la necessità contingente del momento granata. Dopo tre sconfitte, per evitare di precipitare nello sconforto (e rischiare di rimanere da soli sul fondo della classifica), serve battere Libertas Livorno 1974 e voltare pagina. Rimandando a frangenti più sereni la possibilità di essere belli e convincenti, adesso basterà essere imperfetti e vincenti. Del resto, il basket talvolta ispira copioni scomposti, di svolte caratteriali repentine e di trasformazioni veloci da una settimana ad un'altra. HDL Nardò Basket non potrà risolvere tutti i suoi difetti in un amen, ma può rammendare gli strappi più evidenti. Innanzitutto alzando gli argini difensivi, perché i 92,6 punti subiti a partita sono un problema gigantesco.

Di fronte, ci sarà un avversario che ha vinto una partita su tre, una squadra solida ed esperta, con due americani importanti (Hooker e Banks), tanti bravi mestieranti della pallacanestro (Filloy, Fantoni, Italiano) e qualche interessante promessa (Allinei e Buca). Agli ordini di un coach, Marco Andreazza, che si sta imponendo dopo tanta gavetta e soprattutto che qualche mese fa ha regalato a Livorno e ai livornesi il ritorno in serie A dopo oltre trent'anni. O meglio, alla metà di Livorno e dei livornesi che non tifano per la Pielle. 

Coach Luca Dalmonte sa che il momento è delicato. "Livorno è una squadra strutturata, essenziale, di talento ed esperienza - avverte il coach di HDL - noi siamo assolutamente consapevoli del nostro momento e di aver giocato queste tre partite, lasciando da parte considerazioni definitive che non appartengono al tempo reale. Sarà necessaria una partita di coraggio e senso di responsabilità. Responsabilità la mia, che assorbo a difesa incondizionata dei giocatori. Responsabilità la mia, per compattare le forze al fine di cercare e trovare insieme una soluzione. Un atteggiamento che appartiene al nostro mondo, non il mio o il tuo, ma il nostro mondo, secondo il mio desiderio ideale. Le basi su cui costruire la nostra partita sono fiducia, responsabilità, coraggio e desiderio di spendere tutte le energie a disposizione. Del resto, quando vedi una persona a te cara, una persona a cui tieni veramente, produci uno sforzo massimale per fargli sentire il tuo bene, per trasmettere forza"

A guidare la riscossa ci sarà anche Aristide Mouaha. "Nelle prime 3 partite - dice la guardia del Camerun - abbiamo avuto sempre un buon inizio e un blackout nel secondo e terzo quarto. Per poi reagire alla fine, ma sempre troppo tardi. Domenica dobbiamo essere bravi a stare sul pezzo per 40 minuti. Vogliamo reagire perché non ci piace perdere. Noi facciamo del nostro meglio, ma si vince o si perde e quando si perde occorre unirsi e lavorare duro. Dobbiamo uscire fuori da questo momento difficile che stiamo vivendo. Livorno è una squadra ben costruita, con due americani che sono fuoriclasse. Uno dei quali è Adrian Banks, che per molti anni abbiamo visto in Italia nella massima serie. Ma hanno anche tanti giocatori di categoria che sanno giocare. Ci aspetta una partita molto difficile, ma siamo determinati. Ognuno di noi deve fare uno sforzo in più per portare a casa i primi due punti". Hdl Nardò Basket-Libertas Livorno 1947, dunque, si gioca domenica 13 ottobre al Pala San Giuseppe di Lecce. Palla a due alle ore 18. Gli arbitri designati per il match sono Duccio Maschio di Firenze, Mattia Eugenio Martellosio di Milano e Pietro Rodia di Avellino.  


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