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A2 - Micalich: «Forse a Brindisi si chiederanno che roba è Cividale»

di Iacopo De Santis

Davide Micalich, presidente della UEB Gesteco Cividale, ha parlato dopo il successo interno contro la Valtur Brindisi. "Che effetto fa giocare e vincere contro una squadra che fino all'anno scorso giocava in Europa? Forse a Brindisi si chiederanno che roba è Cividale. Sono abituati a grandi palcoscenici, hanno una grande storia. Noi magari abbiamo una storia breve ma grande cuore. Tanta gente che vive di basket, come tutti noi. E che magari inizia a farsi conoscere sul serio in giro per l'Italia. Quest'anno secondo me il passo in avanti lo stiamo facendo nella nostra consapevolezza. Nello scorso campionato battere Forlì o Brindisi era Cenerentola che batteva la fortissima squadra... Quest'anno invece scendiamo in campo per vincere anche in queste partite. Con la giusta consapevolezza. Poi queste partite le puoi anche perdere, si giocano su episodi. Abbiamo tenuto duro, eravamo un po' nervosi e siamo partiti male. Secondo me la squadra sentiva ancora la sconfitta di Cremona, beffarda per certi versi. Infatti il rammarico, non per essere presuntuosi, è non avere i 6 punti oggi. Non abbiamo fatto una partita scintillante secondo me, ma penso che da oggi Brindisi abbia capito dove siamo. Non siamo contadini al bordo, al confine fuori dal mondo. Siamo una realtà che vive di basket con un grande pubblico, tanti sponsor che ci sostengono. Una realtà vera, al quinto anno di attività ma sempre cresciuta. Credo che meritiamo rispetto, non ci sentiamo inferiori a nessuno. Vogliamo continuare a stupire e continuare a crescere sempre di più".


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