A2 - Nardò vuole svoltare, arriva l'insidiosa Libertas Livorno
C'è solo un modo per non ripetere tristemente il poker iniziale di sconfitte con cui il Toro inaugurò lo scorso campionato, cioè battere domenica Libertas Livorno 1947. Dalle partite con Pesaro, Udine e Cremona ci si attendeva qualcosa in più, al di là dello "zero" in classifica sulla riga dei punti. La squadra di Dalmonte ha acceso pochissime luci (i primi quarti delle sfide con Pesaro e Cremona e quasi niente altro) ed è invece passata attraverso sentieri scuri e tortuosi, andando sistematicamente in panne dopo qualche errore, qualche scelta sbagliata, qualche accelerazione avversaria. Lo stesso coach granata ha identificato con precisione il problema principale di questo inizio di stagione, essenzialmente l'incapacità di stare nel match e di reagire e quindi la tendenza a evaporare nei momenti in cui le partite prendono direzioni negative. HDL, in soldoni, deve riuscire a stare nel "sistema delle regole" di Dalmonte, anche quando gli avversari impongono le proprie. Iannuzzi e compagni, in tre partite, hanno una media di 72,3 punti all'attivo e ben 92,6 al passivo. Quella dei punti subiti è di gran lunga la peggiore del campionato. Anche i profani della pallacanestro intuiscono che occorre giocare e tirare meglio in attacco e, prima ancora, difendere con molta più efficacia.
Correggere tutto ciò che è sbagliato nel giro di una settimana è impossibile. Ma raddrizzare qualcosa, migliorare le percentuali, gettare il cuore oltre l'ostacolo e portare a casa i primi due punti, è alla portata. Quindi, l'imperativo è vincere, sbloccare la classifica, potendo sfruttare il secondo turno casalingo consecutivo e il terzo su quattro totali. Più facile a dirsi che a farsi. Livorno è una matricola che torna in A2 dopo oltre 30 anni di assenza e che, dopo tanta attesa, vuole difendere la categoria. Sin qui gli amaranto hanno perso a Cento la prima partita (dopo un ottimo primo quarto) e poi abbastanza pesantemente in casa con Torino (di 22 punti), ma hanno vinto domenica scorsa a Vigevano con un secondo tempo di solidità e di rimonta dal -10. Livorno viaggia con 68 punti realizzati (pochini) e 75.7 subiti di media. Per quanto riguarda le medie individuali, Adrian Banks ha già 16.3 nei punti realizzati, Quinton Hoooker 7.7 a rimbalzo e 4.3 negli assist.
Proprio Quinton Hooker è il play Usa (ex Strasburgo) cui la Libertas ha affidato la cabina di regia, con muscoli, energia e buon tiro dal perimetro. Adrian Banks è la stella della squadra, una vecchia conoscenza della pallacanestro italiana (ha giocato a Varese, Avellino, Brindisi, Fortitudo Bologna, Trieste e Treviso) con fama di cecchino implacabile, per il quale i 38 anni sulla carta d'identità sembrano un dettaglio superfluo. Nel quintetto titolare trovano spazio anche il giovane talento Gregorio Allinei e gli esperti Francesco Fratto e Tommaso Fantoni. Ma è difficile non considerare un titolare anche Ariel Filloy, veterano e leader, che guida un roster completato da un altro uomo d'esperienza come Nazzareno Italiano, dai giovani Andrea Bargnesi, Luca Tozzi e Dorin Buca, quest'ultimo 216 cm e un futuro tutto da scrivere. Il coach è Marco Andreazza, il condottiero della promozione, perfezionista dei meccanismi difensivi, coach "per caso" (ma molto bravo), provenendo da una famiglia con il nonno e il padre ex calciatori e lo zio allenatore (Attilio Tesser), ma avendo avuto egli stesso brevi trascorsi da calciatore, prima di un brutto infortunio che lo ha traghettato nel mondo della palla a spicchi. Hdl Nardò Basket-Libertas Livorno 1947, dunque, si gioca domenica 13 ottobre al Pala San Giuseppe di Lecce. Palla a due alle ore 18. Gli arbitri designati per il match sono Duccio Maschio di Firenze, Mattia Eugenio Martellosio di Milano e Pietro Rodia di Avellino.