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A2 - Riccardo Moraschini: «Io a Cantù prendermi responsabilità e essere un leader»

di Iacopo De Santis

Riccardo Moraschini ha iniziato alla grande la nuova stagione di Serie A2. Ripresosi dall’infortunio al ginocchio che l’ha messo ko ai playoff, ora si sta prendendo la squadra da leader, come ha dichiarato a La Provincia. «Io sono venuto a Cantù anche per prendermi certe responsabilità e sento di poterlo fare per la mia esperienza. Nei finali, penso e spero di poter dare una mano. Anche a Vigevano ho segnato 5 punti di fila, tra cui la bomba del +1. Poi, purtroppo è finita male», ha detto il giocatore. Un ruolo e una leadership che condivide con il capitano Baldi Rossi: «Entrambi abbiamo giocato partite importanti nella nostra carriera. Quando ci sono queste partite punto a punto, nel finale abbiamo la personalità e carisma, e anche un po’ di coraggio, nel credere di poter fare canestro», prosegue, parlando anche della carriera. 

«La squadra è stata costruita in maniera diversa rispetto all’anno scorso. È più lunga, tanti giocatori hanno fatto esperienza a livelli più alti. Gli esempi sono Riismaa e Piccoli: entrambi hanno già fatto la A o vinto la A2, pur essendo giovani. Sanno cosa vuol dire vincere e giocare in una squadra che vuole vincere, con ampie rotazioni. Classifica? Presto per commentarla. Ora è un po’ “congelata”. In realtà, le prime hanno perso davvero poco. Ora arriva un calendario intenso, può succedere di tutto. Penso sempre che guardare noi stessi sia la prima cosa, poi in primavera ne riparliamo per il rush finale. E aggiungo un “particolare”: noi non siamo mai stati al completo e a Pesaro ritroveremo McGee: c’è del potenziale per crescere».


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