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A2 - Rimini resta imbattuta: sconfitta l'Urania Milano di Gentile

di Redazione Pianetabasket.com

Una Wegreenit Urania Milano da battaglia cede solo nel finale a Rimini, 84-76. Gara solida dei Wildcats che, privi di Cesana, arrivano anche alla doppia cifra di vantaggio nella ripresa trascinati da Gentile ed Amato (43 punti combinati). Nel finale determinante il parziale di 17-0 dei romagnoli che trovano con Marini e Tomassini i guizzi decisivi. Prima sconfitta per la squadra di coach Marco Cardani in questo campionato, 3-1 il record aggiornato. Dall'altra parte percorso netto per Rimini, ancora imbattuta dopo quattro giornate. Ancora decisivo Pierpaolo Marini con 24 punti a referto e 9 rimbalzi.

RivieraBanca Basket Rimini: Pierpaolo Marini 24 (5/10, 0/3), Giovanni Tomassini 15 (3/4, 3/8), Justin Johnson 14 (5/7, 1/2), Gora Camara 10 (4/8, 0/0), Alessandro Grande 7 (2/2, 1/5), Stefano Masciadri 7 (0/1, 2/2), Simon Anumba 5 (1/4, 1/1), Alessandro Simioni 2 (0/2, 0/0), Gerald Robinson 0 (0/0, 0/0), Nicola Amaroli 0 (0/0, 0/0), Simone Bonfè 0 (0/0, 0/0), Francesco Bedetti 0 (0/0, 0/0)
Wegreenit Urania Milano: Alessandro Gentile 25 (10/17, 1/4), Andrea Amato 18 (2/7, 4/10), Ike Udanoh 8 (2/5, 0/0), Giordano Pagani 8 (4/6, 0/0), Giddy Potts 6 (1/5, 1/4), Lorenzo Maspero 4 (2/3, 0/0), Matteo Cavallero 4 (1/2, 0/1), Gianmarco Leggio 3 (0/0, 1/2), Luca Cesana 0 (0/0, 0/0), Samuele Solimeno 0 (0/0, 0/0), Theo Anchisi 0 (0/0, 0/0)


LA GARA
Brusco avvio per la Wegreenit che subisce le scorribande di Johnson e Grande, 6-1 dopo il canestro di forza di Camara. Gentile sblocca i Wildcats con un morbido jumper da centro area, un siluro di capitan Amato ed un furto con scasso di Potts valgono il sorpasso, 8-9. I romagnoli cercano con insistenza Johnson, la versatilità dell'ex reggiano consente ai padroni di casa di impattare a quota 13. Urania non molla trascinata dall'asse Amato-Gentile, eccellente anche il contributo della second unit, Maspero pennella per Pagani, Cavallero di pura furbizia sigilla il più 4, 16-20. Aumenta la pressione difensiva degli uomini di coach Dell'Agnello, una fiammata di Marini riporta avanti di un'incollatura la Rivierabanca alla prima sirena, 27-24. Equilibrio anche in avvio di secondo periodo, un immenso Gentile spara il nuovo sorpass, assist al bacio per Leggio che vale il più 4, 27-31. Spreca qualcosa dalla lunetta Rimini che però trova le percussioni di Tomassini, lottano con efficacia a rimbalzo Udanoh e Cavallero in un clima già da battaglia, 5 punti filati d'autore di Amato per il massimo vantaggio, 33-38. La Wegreenit non concretizza alcune buone possibilità per allungare, regge però dietro il fortino rossoblu, un 2+1 di Udanoh regala il più 6 agli ospiti all'intervallo, 37-43. Dopo la pausa lunga più aggressiva la truppa di coach Dell'Agnello, Marini guida gli assalti biancorossi ma Urania risponde sempre presente su entrambi i lati del campo, 41-48 dopo il canestro di Gentile. Si scalda l'atmosfera al Flaminio, quarta penalità per Leggio e tecnico per proteste a coach Cardani, 47-50 dopo la penetrazione di Grande. Fatica adesso l'attacco milanese, una tripla di Masciadri dall'angolo infiamma il pubblico di casa, parità a quota 50. I Wildcats non smettono di lottare, un Gentile enciclopedico ridona nuova linfa a Milano, 50-58 dopo due liberi di un prezioso Cavallero. Si immola Pagani contro gli artigli di Camara, lotta selvaggia con Maspero che trova un canestro d'autore per il primo vantaggio in doppia cifra, 54-64. Il solito Marini riaccende il motore dei romagnoli, l'energia di Anunba è un fattore nel recupero biancorosso, Tomassini da 8 metri per la parità, 64-64. Esce per falli Leggio con Camara che timbra il sorpasso, i Wildcats sembrano finire il carburante, Rimini spara un parziale di 17-0 con Camara scatenato, 71-64. Udanoh interrompe la grande sete per un'Urania commovente, Maspero ed Amato per la nuova parità, 71-71. Il primo siluro della gara di Grande lancia la volata di Rimini, Tomassini e Marini, che riceve peraltro fischi generosi da parte della terna, spengono gli ultimi assalti di uno straordinario Gentile, 84-76.


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