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A2- Torino non digerisce l'aperitivo milanese e cade sotto i colpi dell'Urania Milano

di Emiliano Latino
Giddy Potts

Il commento

Una delle più brutte partite a cui abbiamo assistito in questa stagione ha visto prevalere l’Urania Milano sulla Reale Mutua Torino 70-65 davanti ai 2700 spettatori dell’Allianz Cloud che festeggiano la seconda vittoria consecutiva dei propri beniamini. Villa e i suoi agganciano proprio i torinesi a quota 12, facendo un bel balzo in classifica e ritrovando entusiasmo e continuotà contro una grande del Girone Verde.

I lungodegenti Lupusor e Beverly per Milano (ma quando torna?) e Poser per Torino non possono essere un alibi per lo spettacolo a dir poco deludente offerto da entrambe le compagini in campo. Se il primo tempo è stato imbarazzante, la ripresa ha fatto leggere un libro con qualche pagina meno ingiallita. Milano, anche grazie all’ottima prova di capitan Piunti e Potts (devastante nel finale), la vince meritatamente e la Reale Mutua non può fare altro che tornare sotto la Mole con la seconda sconfitta consecutiva. Attacchi spesso improvvisati e difese che si ritrovavano per caso la palla a spicchi tra le mani, sono stati elementi costanti per tutta la serata milanese. Torino continua a sbagliare troppi liberi e se Kennedy non ritroverà in fretta la verve in attacco (e non solo) apprezzata ad inizio anno saranno dolori per le velleità gialloblù.

Ciani aveva avvertito tutti delle possibili difficoltà, ma oggi non l’avrebbe vinta neanche se il match fosse durato quanto un match di tennis. Testa e gambe oggi giravano in senso opposto e quest’anno ogni errore di paga a caro prezzo. Villa, man mano che il cronometro scorreva, ha capito che il piano gara preparato dava i frutti sperati. Quando poi Torino ha rimesso la testa fuori dal guscio, la Wegreenit ha alzato i giri del motore affidandosi ai suoi uomini migliori che non hanno tradito, anzi l’hanno risolta.

Tabellino

Wegreenit Urania Milano - Reale Mutua Torino 70-65 (12-11, 16-12, 22-19, 20-23)

Wegreenit Urania Milano: Giddy Potts 22 (4/6, 3/10), Giorgio Piunti 18 (6/8, 1/3), Aristide Landi 10 (1/3, 0/5), Matteo Montano 6 (0/2, 2/2), Andrea Amato 5 (0/6, 1/6), Matteo Cavallero 4 (2/3, 0/1), Giovanni Severini 3 (0/4, 1/3), Davide Bonacini 2 (1/3, 0/1), Romeo Ciccarelli 0 (0/0, 0/0), Theo Anchisi 0 (0/0, 0/0), Samuele Solimeno 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 18 / 18 - Rimbalzi: 34 1 + 33 (Giorgio Piunti 10) - Assist: 17 (Andrea Amato 9)

Reale Mutua Torino: Donte Thomas 23 (8/15, 1/5), Simone Pepe 11 (2/4, 2/4), Keondre Kennedy 8 (2/5, 1/4), Matteo Schina 8 (4/6, 0/1), Luca Vencato 7 (1/11, 1/2), Matteo Ghirlanda 6 (0/0, 2/3), Marco Cusin 2 (1/3, 0/0), Niccolo De vico 0 (0/2, 0/2), Federico Poser 0 (0/0, 0/0), Kesmor Osatwna 0 (0/0, 0/0), Gianluca Fea 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 8 / 16 - Rimbalzi: 42 6 + 36 (Luca Vencato 10) - Assist: 15 (Luca Vencato 4)

La partita

I ritmi molto bassi e i tanti errori al tiro caratterizzano la prima metà del 1°quarto. Lo spettacolo non è per palati fini, ma la posta in palio è molto alta. Il 5’ registra la perfetta parità sul 7-7. Brutto inizio che non rispecchi i pronostici della vigilia.

Si continua a sparacchiare a casaccio anche nella seconda parte: il 2/11 dall’arco per l’Urania e 1/5 per la Reale Mutua sono lo specchio delle difficoltà con cui entrambe le squadre devono fare i conti. L’ingresso di Pepe e Ghirlanda sembra dare un po’ di smalto ad un muro scrostato, ma la prima sirena va in archivio con Potts (4 pt) e compagni avanti 12-11.

La tripla di Montano di inizio 2°quarto scalda le mani dell’Allianz Cloud. Torino si affida alla regia di Schina, ma la difesa scricchiola e Piunti firma il + 6 sul 17-11, massimo vantaggio per gli uomini della Wegreenit. È il solito Pepe (5 pt) a mettere scompiglio alla difesa meneghina. Villa se ne accorge subito e spezza il ritorno di Torino con un provvidenziale time-out. Capitan De Vico ha già sul groppone 3 falli che sono un bel problema per le rotazioni di Ciani e, dopo la tripla vincente di Piunti, è la panchina gialloblù a spazientirsi e richiamare i suoi a riflettere in panchina.

Tra errori banali e un effetto soporifero costante, si arriva all’intervallo lungo con i Wildcats milanesi in vantaggio 28-23 e un Piunti mattatore (9 pt e 6 rimbalzi). Per Torino si salvano solo Thomas e Pepe. Di contro Vencato dovrà “riscaldare” in fretta la mano (1/11 dal campo). Non è da lui.

Le triple di Ghirlanda e Vencato alzano il sipario del 3°quarto per una Torino che ne aveva bisogno come il pane. Evidentemente Potts deve aver patito più di tutti il colpo e ricomincia a macinare punti entrando in doppia cifra con due fucilate consecutive dall’arco. Il ritmo inizia a ritrovare carburante e lo spettacolo ne beneficia. Al 5’ lombardi sempre saldamente al comando 41-34.

Alla terza palla persa da Kennedy, Ciani lo toglie in fretta e furia sperando che Pepe continui ad essere positivo come nel primo tempo. Nel mezzo un time-out che l’allenatore udinese chiama stizzito. La terza sirena regala ancora il vantaggio (50-42) per l’Urania con Villa infuriato con il quintetto in campo, che nel finale regala punti facili agli ospiti tornati sotto la doppia cifra di distanza.

Finalmente Kennedy trova la sua prima tripla della serata e l’ultimo parziale inizia bene per i torinesi. Schina e Pepe prendono per mano la squadra fino al - 3 del 2’ (52-49), costringendo Villa a riassettare la confusione in camera di Milano.  Quando un’altra bomba di Pepe mette le cose a posto a referto, Torino vede una nuova luce. Si gioca punto a punto, ma il “sistema” Torino torna a funzionare, come spesso accade soprattutto nelle fasi finali delle partite.

Milano, prima dell’ultimo giro di boa è ancora davanti 56-55, ma adesso inizia una partita nella partita. L’antisportivo a De Vico vuol dire 4°fallo per il capitano gialloblù che rimane comunque in campo. Ma dura poco perchè arriva il quinto fischio contro e deve lasciare il campo. Non va meglio a Piunti a cui viene comminato un antisportivo per un fallaccio su Thomas rimasto acciaccato

Milano è chirurgica dalla linea della carità (18/18), Torino molto meno e questi particolari in questo momento della partita possono fare la differenza. Nel finale Potts sale in cattedra e a Torino non resta che tornare a casa con le pive nel sacco e la seconda sconfitta consecutiva da digerire. E anche in fretta.


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