A2 - Trapani fa lo squalo e vince anche a Torino, ma che orgoglio per gli uomini di Ciani
A Torino non è bastata la grande rimonta nel finale e aver giocato alla pari per scongiurare una sconfitta contro la prima della classe del Girone Verde. Trapani espugna il Pala Gianni Asti 92-93 e porta a casa la quindicesima vittoria consecutiva, continuando a tenere in vita il record della A2. L’inizio del 3°quarto è stato fatale per gli uomini di coach Ciani e a Parente non è rimasto che applaudire i suoi e rivedere gli Shark che hanno ben abituato i tifosi accorsi in massa nella capitale sabauda.
Se ormai Thomas, De Vico e Poser sono una certezza per i gialloblù, disarmante è sembrata la facilità di Horton (devastante) e compagni nel decidere quando era arrivato il momento di vincerla, prima di un blackout causato dall'orgoglio dei padroni di casa mia domi. In un palazzetto caldo a dire poco, la Reale Mutua ha avuto il merito di non partire sconfitta e cercare qualsiasi soluzione potesse rompere l’incantesimo degli avversari. Per quasi tutta la partita ci è anche riuscita, il finale avrebbe potuto regalare una clamorosa vittoria (tripla di Pepe sul ferro) che non è arrivata per un soffio. La classe dei due americani e di gente come Marini e Imbrò ha finito per confermare le previsioni della vigilia. Il campionato è ancora lunghissimo, ma riesce avvero difficile pensare che questa Trapani si possa lasciare sfuggire l'opportunità di salire al piano di sopra.
La dimensione di Torino è questa: ogni partita dovrà essere il banco di prova per trovare il miglior piazzamento in classifica in vista della griglia che poi andrà contare davvero. Perdere contro una corazzata del genere ci sta, la piazza è dalla parte degli uomini di Ciani e anche oggi l'ha dimostrato dal primo all'ultimo possesso. La rimonta del finale, fin quasi al sorpasso che sarebbe stato clamoroso dimostra ancora una volta la forza di un roster pazzesco.
Tabellino
Reale Mutua Torino - Trapani Shark 92-93 (21-21, 25-28, 20-25, 26-19)
Reale Mutua Torino: Niccolo De vico 20 (3/4, 3/5), Federico Poser 16 (7/8, 0/0), Donte Thomas 12 (5/9, 0/2), Keondre Kennedy 11 (2/3, 2/5), Luca Vencato 8 (4/6, 0/0), Matteo Ghirlanda 8 (2/3, 0/2), Marco Cusin 6 (3/5, 0/0), Simone Pepe 6 (0/1, 2/7), Matteo Schina 5 (0/0, 1/3), Kesmor Osatwna 0 (0/0, 0/0), Luca Loiacono 0 (0/0, 0/0), Gianluca Fea 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 16 / 21 - Rimbalzi: 26 5 + 21 (Donte Thomas 9) - Assist: 25 (Luca Vencato 12)
Trapani Shark: Chris Horton 21 (8/14, 0/0), J.d. Notae 20 (5/9, 1/3), Matteo Imbro 17 (2/3, 4/10), Pierpaolo Marini 15 (4/9, 1/4), Marco Mollura 13 (1/2, 3/4), Joseph yantchoue Mobio 4 (2/5, 0/1), Rei Pullazi 3 (0/0, 1/1), Andrea Renzi 0 (0/0, 0/2), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0), Veljko Dancetovic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 19 / 21 - Rimbalzi: 32 12 + 20 (Chris Horton 11) - Assist: 16 (Matteo Imbro 5)
La partita
Spettacolo puro nei primi minuti del 1°quarto: l’entusiasmo del Pala Gianni Asti contagia la squadra di Ciani che parte forte con Kennedy in grande spolvero.Horton inizia la sua sfida nella sfida sotto le plance e si fa sentire come pochi altri sanno fare a questi livelli. Al 5’ Trapani avanti 7-9.
L’equilibrio in ogni possesso viene spezzato dall’attacco gialloblu che ne sbaglia ben poche. Da rivedere le percentuali da fuori. Dopo un paio di azioni folgoranti dei padroni chiamano il primo timeout. E’ punto a punto fino alla prima sirena che registra la parità assoluta sul 21-21.
La prima tripla vincente di Marini apre la seconda frazione. La risposta di Torino non si fa attendere, ma adesso Trapani sta trovando linfa vitale dal perimetro. Inizia a farsi sentire anche il peso di Poser nel pitturato, la Reale ha bisogno di trovare una soluzione diversa ad ogni possesso. Al 4’(32-32) Trapani è già in bonus e Torino dovrà sfruttare questa carta.
Dopo qualche scelta discutibile in attacco, Ciani si vede costretto a richiamare i suoi per ridisegnare sulla lavagna. E’ battaglia vera, De Vico timbra da fuori e Thomas si trova a menadito con Kennedy. Gli Shark non cedono e con ritrovano punti da fuori (7/13). All’intervallo lungo Trapani guida le ostilità 46-49.
Con De Vico e Thomas in doppia cifra, Torino risponde alla prestazione super di Horton e Notae. Trapani continua a segnare da fuori anche ad inizio 3°quarto. Dopo che Trapani ha iniziato a spingere sul pedale dell’acceleratore, Ciani non ha che spezzarne il ritmo con un timeout. La doppia cifra di vantaggio de 4’ (52-61) spostano il peso della bilancia dalla parte dei primi in classifica. Torino non imbarca acqua e tiene la distanza entro i limiti della tolleranza fino alla sirena che vede ancora gli squali in vantaggio 66-74.
Il tifo incessante dei 2400 del Pala Gianni Asti spinge Torino ad una rimonta che a metà dello scorso quarto sembrata impossibile. Trapani capisce l’antifona e torna a pigiare sul pedale forte con Mollura e Horton. Torna la doppia cifra di vantaggio (66-78 al 2’) per i ragazzi di Parente che adesso possono controllare la forbice e assestare il colpo di grazia. Torino difende anche forte, ma i troppi falli sul groppone ne limitano l’efficacia.
Con la partita ormai indirizzata, l’energia in campo non viene meno, come non viene meno la voglia di Torino di rimanere attaccata alla partita. La tranquillità di Trapani è disarmante e le penetrazioni di Marini innervosiscono a tal punto Vencato da costringerlo all’antisportivo. Adesso Torino è nervosa (forse troppo), ma deve accettare la sconfitta contro una grandissima del campionato.
Il 76-91 del 7’ non lascia scampo e proprio in questi frangenti che esce fuori il Pepe che a Torino hanno imparato a conoscere. La rimonta gialloblù (84-91 a 2:01 dalla fine) sembrava un cosa impossibile, ma è proprio nei finali che gli uomini di Ciani si esaltano. Non è bastato per vincerla, ma per uscire testa altissima sì. De Vico firma la tripla del -3 (90-93) e se il tiro da fuori di Pepe a fil di sirena, staremmo a scrivere tutt'altro finale.
La sirena finale mette la cera lacca ad un’altra grande vittoria di Trapani sempre più saldamente al comando del Girone Verde, ma questa Torino non finisce mai di stupire ed esce tra i meritati applausi del suo pubblico.