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A2 - Tutto il disappunto di Luca Dalmonte dopo l'ultima sconfitta di Nardò

di Redazione Pianetabasket.com

La metafora è drammatica, ma d'attualità. E soprattutto rende alla perfezione la consistenza attuale di HDL Nardò Basket. Una squadra che sembra un fiume con argini tecnici ed emotivi molto fragili, che crollano non appena il corso d'acqua si gonfia travolgendo tutto e tutti: il gioco, le certezze, i singoli. Senza andare troppo indietro nelle settimane, ad Avellino è successo più o meno quello che era successo mercoledì scorso in casa con Torino. Una prova di discreta compattezza, di efficaci giochi offensivi e di fiducia nell'interpretazione del match, sino a quando l'avversario non ha cambiato marcia e fatto saltare il banco. Il Toro va in apnea quando le difese si chiudono e alzano il livello dell'energia e da lì in poi è tutto uno sgretolarsi di convinzioni e di idee e quindi anche di numeri, sull'uno e sull'altro fronte. In una terra irpina freddissima di temperatura e di emozioni, Nardò ha ceduto di nuovo nel terzo quarto, sprecando tre o quattro possessi consecutivi e facendosi puntualmente infilare dai padroni di casa. Quel filo di concetti e di lucidità che ha tenuto in partita i granata sino a quel momento si è perso, un film purtroppo già visto. 

Stavolta, però, non c'è più posto per le analisi indulgenti. Nella "pancia" glaciale del Pala Del Mauro coach Luca Dalmonte apre ufficialmente un capitolo nuovo, quello dei "cambi radicali" e della "tolleranza zero". "Il piano partita - ha detto - è stato mantenuto sino al terzo quarto, poi quando la partita è andata leggermente nel flusso di Avellino abbiamo finito di giocare. Resto assolutamente coerente e non parlo di singoli, ma di squadra. E a proposito di squadra, di gruppo e di atteggiamento, voglio dire che è finito in modo totale e definitivo il tempo della comprensione". A chi gli chiede cosa può succedere adesso, l'head coach granata risponde con parole di sufficiente chiarezza verso un futuro prossimo in cui potrebbe esserci qualche novità. "Ora - dice - andiamo a vedere se un cambio radicale ci può portare verso una direzione differente da questa, denominatore comune della partita di stasera e di quelle precedenti". Domenica prossima il calendario della A2 proponeva a Nardò il difficilissimo match interno con Cividale. Ma i friulani hanno chiesto il rinvio per consentire al proprio giocatore Lucio Redivo di rispondere alla convocazione della nazionale argentina (si recupererà mercoledì 11 dicembre). Quindi, Dalmonte avrà due settimane per preparare il prossimo impegno. Chissà se questo sia più o meno utile in tempi di "cambi radicali". "Può essere utile la consapevolezza da parte nostra di tutto questo - è la chiosa di Dalmonte - poi che ci sia una settimana o due per preparare il prossimo impegno conta poco. L'importante è che ci sia uno switch di comprensione delle cose. Ed è esattamente quello che ho comunicato alla squadra alla fine della partita".


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