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ESCLUSIVA PB - Demis Cavina: "Vogliamo portare la Coppa Italia a Cremona"

di Emiliano Latino

"Non ho mai conosciuto una squadra che si gioca una coppa con il solo obiettivo di partecipare...". Come sempre schietto, diretto e trasparente, coach Cavina non si smentisce neanche durante una chiacchierata alla vigilia delle Final Four di Coppa Italia LNP 2023 Old Wild West, che si disputeranno alla E-Work Arena di Busto Arsizio sabato e domenica.

La sua Vanoli viaggia a vele spiegate in testa alla classifica del girone Verde e si presenta come una delle candidate alla promozione nella massima serie, oltre a volersi giocare fino in fondo il trofeo messo in palio nel prossimo weekend. In semifinale i cremonesi affronteranno la Reale Mutua Torino di Franco Ciani.

Cavina, cosa si aspetta da queste Finals?

"Ho la fortuna di allenare un gruppo coeso di grandi persone che hanno messo al primo posto il voler crescere di pari passo con le grandi ambizioni che ha la società per cui difendiamo i colori. Siamo contenti di quanto fatto finora, dalla vittoria della Supercoppa al primo posto in campionato, nonostante le mille peripezie che hanno scombussolato i nostri piani". Anche questa Coppa Italia fa parte del nostro percorso e siamo contenti di essere arrivati con grande serenità e altrettanta ambizione".

Tanti infortuni importanti, cosa si è dovuto inventare per rimanere a così alti livelli?

"Già questo denota la grandezza umana dei miei ragazzi: si è creato un grande feeling e nelle grandi stagioni l'aspetto umano deve essere comune denominatore per superare qualsiasi difficoltà. Se non avessimo avuto questo approccio non saremmo riusciti a raggiungere i risultati ottenuti. Onestamente abbiamo dovuto sopperire ad assenze importanti e arriviamo a giocarci la coppa senza l'MVP dell'ultima Supercoppa e della Coppa Italia 2022 (Trevor Lacey_ndr). Il gruppo ha comunque risposto alla grande, ma è destino che contro Torino dobbiamo fare i conti con defezioni importanti".

Si è parlato di un possibile ritorno di Jonathan Tabu.

"Ho letto anch'io alcune indiscrezioni, ma escludo un suo ritorno. Il gruppo rimane questo".

Come si affronta questa Torino dopo le due sconfitte in campionato?

"Ho le idee molto chiare riguardo le qualità di Torino: è una squadra con un'identità importante che l'allenatore e il gruppo di italiani ha saputo dare. Hanno tutte le caratteristiche per vincere partite di questo livello e lo dissi anche alla vigilia di entrambe le partite di campionato.  Loro sono una squadra esperta che talvolta gioca con "malizia" e domina nei momenti importanti delle partite; vanno molto spesso in lunetta e riescono a vincere nonostante fossero stati sotto per tanto tempo. Nei finali poi sono molto efficaci".

Stagioni importanti a Torino, ha qualche rimpianto di quegli anni?

"Quello che è successo nei secondi finali di Gara 4 e 5 contro Tortona è qualcosa di incredibile, ma non ci si può fermare qui nel giudicare due stagioni incredibili. Nel momento più importante del primo anno la pandemia ha fermato tutto quando eravamo primi in classifica, poi nelle battaglia per la promozione dell'anno successivo è successo quello che tutti sanno. A Torino avevamo trovato un grande feeling con il pubblico e il derby contro Casale Monferrato ha registrato il record di presenze al Pala Gianni Asti. In campo i ragazzi erano una cosa sola, che quei maledetti secondi hanno rovinato".


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