Hdl Nardò, Dalmonte "Dobbiamo essere più cinici in questa A2 durissima"
Fuori da casa granata le prèfiche. Le 5 sconfitte consecutive non devono indurre ad attingere al vocabolario della sciagura. No all'ansia e al catastrofismo, sì al sangue freddo e alla razionalità. Anche perché in casa di Gruppo Mascio Orzinuovi si è vista a tratti una HDL Nardò Basket discreta, presente e attenta in difesa, contro un avversario di buon livello (anche se in una serata senza picchi). È mancata la continuità nell'arco dei 40 minuti (ma questo è un difetto antico) ed è mancata la capacità di gestire alcune situazioni cruciali, possessi decisivi che non hanno portato nulla per scarsa attenzione e per troppa ingenuità. Senza dimenticare la giornata storta di Wayne Stewart jr., nel conto finale (66-58) mancano i suoi punti (0 in 21 minuti) e nonostante questo la partita è rimasta aperta sino a una trentina di secondi dalla fine.
Per coach Luca Dalmonte non è tutto da buttare, anzi. "Una partita giocata con presenza - ha detto nel post partita - non posso assolutamente dire niente sulla volontà e sullo sforzo dei miei giocatori. Da questo punto di vista abbiamo fatto una partita vera. Abbiamo creato tiri con i piedi per terra, inoltre credo che lo sforzo difensivo sia da premiare. Di converso, abbiamo forzato nei momenti più importanti alcune situazioni che offensivamente ci hanno condannati, abbiamo gestito alcuni possessi con troppa fretta e abbiamo subito a rimbalzo in attacco e quest'ultimo è un deficit che abbiamo pagato notevolmente. È necessario alzare il livello di efficienza nelle piccole cose, perché troppe volte abbiamo fatto errori assolutamente evitabili, bisogna essere più attenti e più furbi. Mi tengo strette le due settimane di lavoro che abbiamo fatto, perché c'è stato un ottimo atteggiamento da parte di tutti. Ho detto che la condizione di alcuni giocatori non doveva essere un alibi e così è stato. Dobbiamo rientrare con la fiducia di quello che è stato fatto, perché stasera l'impegno c'è stato. Un po' di cinismo in più in tre possessi ci poteva dare la possibilità di giocarci la partita sino in fondo".
Allargando lo sguardo oltre questa fredda notte bresciana, di nebbia fittissima e di amarezze, il promemoria di Dalmonte è il solito. "Noi - ricorda per l'ennesima volta - non abbiamo la consapevolezza di quanto sia difficile questo campionato e chiedo scusa per non essere stato forse sufficientemente chiaro. Non dobbiamo deprimerci, nel mare con le onde alte non possiamo alzare le mani dal timone e farci trasportare dalla negatività. È un campionato di grande difficoltà e se le nostre emozioni prendono la strada della negatività rischiamo veramente grosso. Questo non è il mio pensiero, non è la mia direzione. Oggi, contro una squadra che dimostrato di poter competere con le big del campionato, abbiamo giocato una partita per certi versi intelligente dal punto di vista tattico, di presenza e di volontà. Ci teniamo tutto questo e cerchiamo di essere cinici in alcuni episodi. C'è un calendario che ci propone impegni tostissimi, li affronteremo con la schiena dritta e la fronte alta. Cercando di essere efficienti durante la settimana e cercando di essere competitivi nelle partite. Non è più la A2 a 32 squadre o a 26, ma è una A2 a 20 squadre con un livello che si è alzato in modo verticale. Dobbiamo essere consapevoli di questo e portare avanti quello che stiamo costruendo". A proposito di calendario, ora c'è un doppio ravvicinato turno interno. Domenica con Rimini e mercoledì con Cividale nel recupero. Prima e seconda della classe. Roba, appunto, da far tremare i polsi.