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«Indecenti», a Rieti la rabbia di Pietropaoli che attacca squadra e allenatore

di Redazione Pianetabasket.com

Un commento durissimo quello del patron della Real Sebastiani Rieti Roberto Pietropaoli dopo la sconfitta casanlinga contro l'Urania Milano di ieri sera. "Oggi vengo io e non l'allenatore perché non si può mettere sempre la faccia quando si vince. Ma anche e soprattutto quando si perde. E come si perde come oggi. Quella di stasera è stata una partita indecente che non rende merito agli sforzi miei e della mia famiglia, e di tutti i dirigenti della Sebastiani. Oggi sono responsabili lo staff tecnico, in primis l'allenatore, completamente in bambola di quello che è successo durante tutta la settimana comprensivo anche i suoi collaboratori. Dopodiché ci sono i giocatori, oggi sono stati penosi. Il termine giusto è penosi. Se si vuole fare il salto di qualità e pensare che la squadra possa raggiungere almeno una buona posizione per i playoff, questa non è la strada. A me non basta vincere con Rieti, Rimini, Forlì. Queste io le chiamo le vittorie dei perdenti. Noi dobbiamo dare seguito a tutto. Se vogliamo cambiare mentalità, se vogliamo una squadra da vertice, bisogna che qui si cambia marcia. Ma non la deve cambiare Pietropaoli, ma lo staff tecnico, i giocatori e anche la stampa. Durante queste due partite vinte ho sentito cose orribili. Per cui bisogna essere deontologicamente corretti, criticare è giusto ma continuare ad attaccare la Sebastiani solo perché a qualcuno dà fastidio a me non sta assolutamente bene. Bisogna che ognuno riporti il suo ruolo nella correttezza e nella lealtà. Se vogliono che io rimanga qui a fare basket bisogna che la città cambi mentalità. È ora di farla finita, non esiste il dualismo Sebastiani-NPC. Lo dico chiaramente, non può esserci dualismo. Perché qui c'è una squadra e l'altra vivacchia, questa è la realtà dei fatti. Nessuno si deve offendere, è una cosa che ho sempre detto e continuerò a dire".

Attacco ai giocatori. "Qualcuno deve cambiare, a partire dagli americani. Se sono qui per fare una buona vacanza se ne vanno via tutti e due immediatamente. Sia Spencer, soprattutto Harris. Ho mandato via l'MVP, figurarsi se mi fa paura mandare via Spencer o Harris. Che se vuole rimanere a Rieti deve sudare e sputare sangue. Questa è una casacca che ha fatto la storia di questa città. La gente deve sapere che quando mette la maglia della Sebastiani mette la storia di questa città. E chi non lo fa in questo momento deve andare completamente via. Io non lo voglio più. Venissero e rescindessero il contratto. L'allenatore desse le dimissioni. A me non me ne frega niente. Stasera hanno giocato 10 cadaveri. A cominciare dai due americani che sono stati ridicoli. Ma l'allenatore oggi ha superato anche i due americani. È stato il primo ad andare in bambola, non ci ha capito niente. Ognuno qua dentro si deve assumere le sue responsabilità. Io ci metto la faccia, quando sbaglio mi prendo le critiche, quando vinco gli elogi, però oggi sono venuto qui soprattutto per chiarire certi punti di collaborazione e chiedere scusa ai tanti tifosi che sono venuti che non meritavano di vedere questa squadra indecente". E aggiunge: "Harris da oggi è uno degli indiziati ad essere tagliato, la Sebastiani torna sul mercato, cercheremo un giocatore migliore. Non accetto che un giocatori vaghi sul campo...".


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