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LIVE A2 - Torino presenta il suo nuovo coach. Boniciolli: “Un progetto giovane per tornare grandi”

di Redazione Pianetabasket.com

(di Emiliano Latino). Conferenza stampa di presentazione di Matteo Boniciolli neo head coach della Reale Mutua Torino. Alla presenza del patron David Avino, l’allenatore traccia la linea per la stagione 2024-2025 che vedrà protagonista la nuova formula dell’A2 a girone unico.

Il presidente Avino spiega la scelta ricaduta sull’ex Scafati: "Apriamo una nuova era con un nuovo coach con il quale abbiamo trovato subito un’intesa su due parole. Giovani e territorio. Il suo curriculum e la sua esperienza parlano da se e questa scelta ci porta a pensare di continuare a crescere. Abbiamo grandissime aspettative e, ad oggi, non possiamo parlare di obiettivi. Lui è molto motivato ed insieme cercheremo di portare il basket torinese dove merita".

Sulla struttura societaria. "Quando avrò qualcosa da dire verrò in conferenza e comunicherò eventuali novità. Oggi è il momento dell’allenatore, ci sarà tempo e modo di parlare d’altro”.

Le prime parole del triestino giramondo: “Sono particolarmente contento di vivere questo momento della mia vita e carriera professionale in questa città: ho allenato in tanti posti e in tante grandi città e volevo respirare una nuova aria in un contesto che ha una storia incredibile. Da Dido Guerrieri, passando per Gianni Asti e Gamba i nomi e le storie si sprecano.

Insieme alla società, la stampa e i tifosi, cercheremo di riportare i tifosi al palazzetto. I risultati sportivi saranno importanti, ma questo è un problema profondo che cercheremo di analizzare. Sarà un campionato diverso e ci saranno almeno sei o sette squadre che si rafforzeranno per vincere. Al presidente ho chiesto di allestire un roster con tre veterani (a partire da Schina), due americani di buon livello e una serie di giocatori giovani che possano crescere nel tempo. Lavoriamo per mettere nero su bianco contratti biennali, cercando di investire tempo e denaro senza sprecare nulla.

Vogliamo arrivare a competere imboccando una strada diversa: l’ho già sperimentato e non vedo perchè non si possa riproporre qui, insieme ad una società forte e strutturata”.


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