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Serie B - Luiss Roma, Marco Pasqualin tra passato, presente e futuro

di Redazione Pianetabasket.com

Il campionato è ormai alle porte e i nostri ragazzi stanno preparando la partita d’esordio contro la Virtus Arechi Salerno. Il playmaker Marco Pasqualin si è fermato ai nostri microfoni per raccontarci la preseason, ma anche per parlare della sua estate dai tanti colpi di scena.

Marco il 30 aprile ti congedavi dal PalaLuiss e dalla squadra nella partita contro Senigallia, poi però qualcosa è inevitabilmente cambiato.

“Dopo quella Senior Night in stile americano, la conclusione del percorso magistrale e una stagione molto complicata dal punto di vista emotivo mai avrei pensato di essere di nuovo qui ai nastri di partenza della nuova stagione. Devo dire che la differenza l’ha fatta un colloquio privato avuto con il presidente Luigi Abete nel corso dell’estate: è riuscito a trasmettermi motivazioni e stimoli che pensavo di aver perso”.

Sei uno dei veterani della squadra, cosa ci puoi dire del nuovo roster che è stato plasmato?

“Il nuovo gruppo è sicuramente più esperto, gli innesti alzeranno il livello di professionalità. I giovani avranno un anno in più di vissuto cestistico che sicuramente sarà molto utile in una stagione lunga e dispendiosa. Sarà il campo a parlare a dire dove potremo arrivare”.

Un giocatore del tuo calibro è riuscito anche a trovare il tempo per raggiungere una Laurea Magistrale a pieni voti: come hai fatto?

“Il segreto è tutto racchiuso nella gestione del tempo e dei momenti in cui non ci si allena. Oltre a questo, la scelta di aver sposato il progetto Luiss Dual Career mi ha aiutato molto: qui ho trovato un ambiente fantastico che mi ha permesso di esprimermi sempre al meglio sia in campo che fuori”.

Che Serie B sarà? Chi è la favorita nel girone D?

“Un campionato equilibrato, di alto livello, in cui il fattore campo sarà determinante. Nel nostro raggruppamento sarà molto difficile vincere lontano dal parquet di casa”.

Provare a raggiungere la B Eccellenza sarà una bella sfida: siete più carichi per questa sfida o più preoccupati per la pressione con la quale dovrete convivere nell’arco della stagione viste le tante retrocessioni?

“Noi studenti-atleti conviviamo quotidianamente con la pressione per poter raggiungere alti risultati sul campo e buoni voti tra i banchi dell’università: alla fine non credo che quest’anno questo stress ulteriore della riforma possa crearci tanti problemi. Bisognerà scendere in campo con la stessa fame e cattiveria che abbiamo sfoggiato nelle seconda metà della scorsa stagione”.

Lasciamo da parte il basket per un momento e concentriamoci sui tuoi step futuri all’interno dell’università: seguirai un Master alla Luiss Business School.

“Avere la possibilità di frequentare l’MBA, il “papà” di tutti i master, a soli 25 anni mi inorgoglisce e motiva allo stesso tempo. Mi aspetterà un anno estremamente complicato e faticoso, ma se dovessi raggiungere tutti i risultati che mi sono prefissato la soddisfazione sarà immensa”.


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