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Carlo Fabbricatore: "Basta con questa spocchia! Bisogna essere pratici"

di Eduardo Lubrano

L’avevamo promessa tempo fa, una seconda puntata del faccia a faccia tra Pianeta Basket – rappresentata da Eduardo Lubrano – e Carlo Fabbricatore, l’Opinionista principe della nostra testata. Ed eccola qui

PB: Buongiorno sig. Carlo come va? Vedrà le Olimpiadi del basket…degli altri in tv?
Fabbricatore
: “Guardi..lei oggi comincia a provocare da subito ed io non mi sottraggo. Dico solo, su questa vicenda della Nazionale italiana che una seconda chance si deve dare a chiunque. Ma una quinta no. Già nel 2004, Carlo Recalcati fece una disamina tremenda sul futuro della nostra pallacanestro. Nessuno o pochi gli diedero ascolto ed ecco i risultati: due partecipazioni olimpiche nel terzo millennio. Le ragazze mancano da ancora prima. E cosa abbiamo fatto? Commissioni, tavoli di lavoro. Mi piacerebbe sentir dire “Abbiamo realizzato questo e quello” invece…

PB: giusto per i numeri, la Nazionale femminile non va ai Giochi dal 1996, quella maschile ha mancato la partecipazione in 5 delle 7 delle edizioni olimpiche di questo millennio. A proposito di femminile, ha letto la ricerca Nielsen che abbiamo pubblicato oggi sule possibilità….
Fabbricatore
: Alt! Se vuole provocare ad ogni domanda lo dichiari prima! L’ho letta e mi ha certificato con numeri e dati, quanto io e lei diciamo da tempo in realtà dalle pagine di questa testata. D’altronde chi è stato in America ed è entrato nello store di un qualunque college, avrà visto che la maggior parte dei prodotti sono rivolte alle ragazze, alle donne. E, come sottolinea la ricerca, da quando c’è il personaggio – la Clark dico, tutto è esploso. Un personaggio non si crea in laboratorio e se noi non ce l’abbiamo non è colpa nostra. Ma abbiamo ragazze e donne sulle quali si può e si deve fare un ragionamento. La pallavolo è trainata dalla Nazionale maschile? Sì ma guarda caso sono le azzurre che fanno pubblicità e che tutti vedono. Anche le nostre squadre di calcio di serie A hanno una formazione femminile. Insomma la direzione è quella ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…”

PB: Io sarò polemico ma lei è molto critico…
Fabbricatore
: ma sì va bene anche questa etichetta – Ma vorrei puntualizzare. Oggi è facile sparare a Pozzecco, alla Nazionale, al Presidente ma non serve a niente. Il problema è che bisogna “essere del mestiere”. Se mi chiamano a dirigere il CERN – l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, ndr – cosa faccio ci vado? No! Ecco quello che voglio dire. Insieme al fatto che non è il numero di assistenti allenatori che fa organizzazione.  L’Under 17 maschile ha fatto un percorso splendido, da applausi in piedi, giusto per non usare ed abusare dei termini inglesi dei quali certi telecronisti nostrani si fanno belli perché così fanno vedere di aver studiato. Ma per questi ragazzi che prospettive si aprono di giocare ad alto livello, al di là del valore singolo di ognuno di loro. Qual è lo sbocco? In B nazionale tra poco giocherà gente della mia età. La A2 gestita così ha senso? No, neanche un po' e ….”

PB: oggi lei è un fiume in piena, mi faccia mettere qualche argine…
Fabbricatore
: Ma quale argine, qui a furia di argini e paletti siamo a questo sprofondo rosso. Allora smettiamola di non ricorrere più al passato. Facciamolo con raziocinio ovviamente ma ricordiamoci che quando avevamo un vero Settore Nazionale giovanile, Spagna, Francia ed altri Paesi venivano da noi a vedere come si faceva. Noi ci siamo fermati, anzi lo abbiamo distrutto quel sistema, gli altri ci hanno superato in mille modi. Basta con questa aria di superiorità che siamo uno sport per persone intelligenti. Perché gli altri sono cretini forse? Siamo una super nicchia che però strepita come una grande realtà. No, dobbiamo essere pratici e meno spocchiosi, poi potremo forse gridare al mondo che ci siamo. Per tornare al discorso tv, io amo i telecronisti che parlano in italiano, che spiegano per tutti anche le frasi ed i modi di dire del gergo cestistico. Il contrario dimostra anche in questo caso che siamo una setta”.

PB: Secondo lei abbiamo un problema arbitrale?
Fabbricatore
: "Ho capito…meno male che la batteria del cellulare si sta scaricando..Ma come abbiamo un problema arbitrale?? E’ enorme il problema. Non solo in Italia per la verità, ma pensiamo a noi. Al di là se uno o due o tre sono più scarsi di altri, la prima cosa da fare è eliminare il conflitto di interessi che genera situazioni difficile e provoca pensieri cattivi. E poi bisogna assolutamente alzare la qualità dell’educazione, intesa come tecnica e personalità, dei nostri direttori di gara. Ogni anno vedo personalmente, sento, leggo cose peggiori. Vanno tutelati ovviamente perché nessuno ha il diritto di aggredirli, questo sia chiaro. E loro devono crescere.

L’ultima parola la spendo per la serie A. L’anno prossimo rischiamo di avere una squadra, ricchissima, e mezza perché ancora non sappiamo bene Bologna cosa sta facendo. Dietro c’è molta distanza. Non va bene, bisogna favorire la competizione come fa l’NBA. Chi non ha risorse deve avere un buono scouting per allestire delle squadre con criterio. E poi, un movimento che non ha la squadra della Capitale di quel paese è un movimento povero. Molto povero”.


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