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FIP - Il buonista Petrucci all'attacco per diventare decisionista alla Baraldi

di Redazione Pianetabasket.com

Raccogliere la risposta del presidente federale Gianni Petrucci alle considerazioni dell'amministratore delegato della Virtus Bologna Luca Baraldi, che lo ha definito decisionista, spetta al Corriere dello Sport. Le parole del presidente FIP.

Riforma della pallacanestro italiana. Nel prossimo Consiglio federale del 7 dicembre a Roma daremo notizia del lavoro fatto dalle diverse componenti. Poi in un incontro informale del Consiglio federale si riepilogheranno tutte le proposte.

Svilire i settori giovanili? Vado in direzione opposta. Proporremo di rendere obbligatori gli investimenti sui vivai per chi partecipa ai massimi campionati. E di formare allenatori esclusivamente dedicati ai giovani. Come auspicato dal presidente del Consiglio, Draghi, e dal presidente del Coni, Malagò, estenderemo già dai prossimi campionati giovanili la decisione che ho adottato dopo il caso Tam Tam.

Nazionale e convocazioni. Non è facoltà o potere delle società dire "lasciamo" andare i giocatori nelle nazionali, è un diritto­dovere della Federazione convocarli, pena la squalifica in caso di rifiuto... La Fip, probabilmente per colpa del mio buonismo, non è stata all'altezza. Non si potrà ripetere. Quando le partite di na­zionali ed Eurolega saranno nello stesso giorno userò il buon senso, quando ci saranno diversi giorni di distanza il giocatore dovrà essere a disposizione, se convocato. Il Mondiale qualifica all'Olimpiade, per questo mi sono risentito con Eurolega.

FIBA ed EuroLeague. A Roma il segretario generale della Fiba, Zagklis, mi ha parlato di un rapporto migliorato con gli esponenti dell'Eurolega. Gli ho fatto presente che siamo l'unico sport al mondo in cui un organismo privato possa fare concorrenza al soggetto riconosciuto dal Cio. Prendono giocatori tesserati dalla Federazione e coltivati dalle società. Gli arbitri chi li forma? La Federazione e quando sono bravi l'Eurolega se ne appropria. Né giusto né logico, ma il vento sta cambiando, guardate cosa è successo con la Superlega del calcio, quando governi e Parlamento Europeo si sono schierati.


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