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Lega A - Mancinelli ricorda i trascorsi tra Fortitudo Bologna e Treviso

di Redazione Pianetabasket.com

La quarta giornata di campionato di serie A si chiuderà domenica sera al PalaDozza, con l'incontro Pompea Bologna vs De'Longhi Treviso (palla a due ore 20:45, diretta Raisport ed Eurosport player).  Dalla Gazzetta dello Sport Stefano Mancinelli - l'ultimo in attività rimasto ad averla vissuta in campo - è stato invitato a raccontare della rivalità con Treviso, la più calda degli ultimi anni.

Against Treviso. Partite durissime, abbiamo vinto pochissime volte al PalaVerde-. Si arrivava spesso a sfidarci in finale, le gare erano sempre combattute e l’atmosfera sia in campo sia sugli spalti era bellissima.

Più del derby? In un certo senso è così, la principale avversaria era diventata la Benetton perché spesso quelle partite mettevano in palio un titolo.

L’avversario più forte? Ce ne sono parecchi da citare. Pittis era un giocatore devastante, anche se non tirava bene sapeva essere decisivo in tanti modi. Poi Edney, oppure Garbajosa e Nicola che segnavano sempre i canestri più pesanti .

Modello. Mi sono ispirato moltissimo a Pittis. I miei idoli sono sempre stati Toni Kukoc e Magic Johnson, ma Ricky è stato uno dei miei giocatori preferiti per la sua capacità di essere decisivo anche senza segnare tanti punti perché faceva sempre le giocate giuste nei momenti più importanti.

I grandi allenatori. Quando parlavo di grandi squadre mi riferivo anche ai loro allenatori. Nel 2002 abbiamo perso contro D’Antoni, nel 2003 contro Messina e nel 2006 contro Blatt. Parliamo di tre dei più grandi coach visti in Europa nell’epoca recente insieme a Obradovic.

La rivalità in A2. Il livello ovviamente era più basso ma la rivalità non è cambiata. Ci siamo incrociate due volte nei playoff, loro avevano sempre vinto la regular season ma poi li abbiamo eliminati.

Domenica al PalaDozza. La De Longhi è una neopromossa come noi, ma lotta per qualcosa in più della salvezza. Lia un grande leader come Logan. Noi vogliamo riscattare una brutta sconfitta, anche se avremmo firmato per vincere due delle prime tre. Quello di Varese è però un k.o. che ci può aiutare nella nostra crescita, ci farà stare con i piedi per terra. Il nostro obiettivo è rimanere in Serie A.


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