NBA - Gli amici di Morant avrebbero minacciato i Pacers con una pistola
Ufficialmente Ja Morant non ha giocato ieri sera la partita dei Grizzlies per un infortunio al polso, ma secondo le voci che girano nella NBA il motivo sarebbe un altro, sul quale è stata aperta una inchiesta dalla Lega.
I Pacers avrebbero denunciato un incidente molto più grave del solito "trashtalking" a bordo campo, in cui l'entourage del playmaker di Memphis è particolarmente provocante per il fastidio che causano alle partite nel FedEx Forum.
Nel match tra Memphis e Indiana del 29 gennaio un amico di Morant era stato espulso per essere entrato in campo. La tensione non era diminuita al termine dell'incontro, e gli amici del giocatore avevano continuato a inveire contro i Pacers, che stavano aspettando il loro bus all'uscita dell'arena.
Quando Morant è arrivato, il Suv su cui erasalito ha rallentato passando vicino al bus. Da quel momento un laser rosso sarebbe stato puntato sui giocatori e sullo staff dei Pacers...
Una delle guardie di sicurezza della squadra di Rick Carlisle è convinta che fosse il laser associato a una pistola: "Sentivamo di essere in grave pericolo" ma l'inchiesta non sarebbe ancora riuscita a stabilre una associazione tra un laser e un'arma da fuoco.
Sia i Pacers che Taylor Jenkins, coach dei Grizzlies, avrebbero ammesso i fatti, tranne che per il particolare della presenza di un'arma da fuoco: “Se ne è discusso internamente. Siamo a conoscenza dell'indagine NBA.
Hanno svolto un'indagine completa, abbiamo collaborato pienamente e hanno rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che nulla è stato confermato o trovato. Questo è tutto quello che so e questo è tutto quello che ho da dire", ha risposto Jenkins.
Dal canto suo, Morant grida al complotto perché Memphis sarebbe una piazza "scomoda" per la dirigenza della NBA e se la sarebbero presa con il suo amico, Davonte Pack, bandito dal FedExForum per un anno, infangando la reputazione di Morant e della franchigia.