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NBL - Tacko Fall sostituirà il neo-milanese Gillespie a New Zealand. Batemon record: 51 punti

di Redazione Pianetabasket.com

(di DAVIDE COLOTTI). Non ci sono ancora i crismi dell'ufficialità, ma la sostituzione di Freddie Gillespie è presto fatta e i New Zealand Breakers ce l'hanno "in casa": sarà Tacko Fall il nuovo centro della compagine neozelandese "ospite" della NBL australiana. Il senegalese classe 1995, uno dei giocatori più alti nella storia della NBA con i suoi 2,29 m, era già aggregato al roster dei Breakers da un mese,0 quando i Kiwi avevano affrontato una mini tournée americana per un tris di amichevoli contro franchigie NBA. Non vigendo in quella circostanza il tetto massimo di tre atleti stranieri come in NBL, i Breakers avevano potuto aggiungere Fall al loro roster per allungare le rotazioni, ma l'ex Celtics non era riuscito a indossare la canotta rosa di New Zealand a causa di un infortunio al quadricipite, da cui non ha ancora completamente recuperato. Fall non sarà quindi prontissimo all'uso, ma conosce già i futuri compagni.

È un momento di emergenza sotto le plance per New Zealand, e la pausa per la finestra FIBA arriva al momento giusto. Con l'assenza prolungata di Jonah Bolden, Freddie Gillespie ha dato un'ultima mano ai suoi ormai ex compagni nel successo esterno contro i Cairns Taipans, nonostante il suo imminente accordo con Milano fosse già di dominio pubblico. In pochi addetti ai lavori si aspettavano un impiego del futuro lungo dell'Olimpia, entrato nel match dalla panchina come ormai d'abitudine. L'ex Bayern e Stella Rossa ha contribuito con una prova da 8 punti e 8 rimbalzi in 24 minuti, con un plus/minus di 10, ma anche con 4 palle perse. 
Coach Petteri Koponen ha elogiato in sala stampa la professionalità di Gillespie, che si congeda dalla NBL con 6,9 punti e 5,3 rimbalzi a gara in 19 minuti, e da miglior stoppatore del torneo a 1,8 di media.

James Batemon sigla un nuovo record.
Era solo la scorsa settimana quando l'ex torinese Chris Goulding faceva segnare la miglior prestazione realizzativa stagionale nel campionato australiano con 46 punti, a soli 4 dal suo record di 50, stabilito dieci anni prima.
E accadeva in una vittoria casalinga, contro i Perth Wildcats.
Otto giorni più tardi, il capitano di Melbourne non è più il detentore di quel record: James Batemon, point guard dei Brisbane Bullets, lo ha aggiornato a 51. Contro chi? Di nuovo contro i Perth Wildcats, di nuovo a suggello di un trionfo tra le mura amiche.
Magica la notte di Batemon, che ha mandato a bersaglio il 67,9% delle conclusioni tentate dal campo, a fronte di un 10/13 da due e un 9/15 da tre punti, cui ha aggiunto un 4/6 ai liberi, 4 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 0 palle perse in 34 minuti.

È l'uomo che non ti aspetti, quello che riscrive la storia: prima dell'exploit contro Perth, Batemon stava viaggiando a 12 punti di media in 9 partite. Cifre al ribasso nella carriera di uno scorer che, tra lega baltica, Pro B francese, Grecia, Germania e Israele, si era sempre attestato tra i 15 e i 17 punti di media. L'avvio dell'ex Crailsheim Merlins nella massima serie oceaniana è stato particolarmente difficoltoso, come testimoniano i 17 punti totali nelle prime tre partite e la perdita dello status di starter nel quintetto base di coach Schuller. Di lì in poi, tre "ventelli" in quattro partite, e, ogni volta che Batemon sfonda quota 20, Brisbane vince. Ma questa volta il prodotto di Loyola ha voluto esagerare: complice la defezione all'ultimo minuto di Casey Prather, Batemon è tornato nei primi 5 e, impiegato per la prima volta in stagione per più di 28 minuti, è stato un rebus irrisolvibile per la farraginosa difesa di Perth.

Quello di Batemon, che aggiusta la sua media a 15.9 punti a gara, non è però un record assoluto in NBL. Si tratta della miglior prestazione nell'era moderna dei 40 minuti: è solo dal 2009/10 che il campionato australiano ha abbandonato il format NBA per le regole FIBA. Nella sua primissima ed embrionale epoca, dal 1979 al 1983, la NBL si era già giocata sui 40 minuti, e l'americano Reg Biddings dei Forestville Eagles aveva fatto registrare una prestazione da 63 punti nel 1981. Il record all-time sui 48 minuti appartiene invece al leggendario Al Green dei West Adelaide Bearcats, capace di una prestazione da 71 punti nel 1984.

Se è vero che non c'è due senza tre, dopo aver subito 46 punti da Goulding e 51 da Batemon, i Perth Wildcats dovranno guardarsi ancora dal nuovo recordman della NBL moderna: dopo la pausa per le nazionali, Perth rigiocherà contro Brisbane. E, se il quattro vien da sé, attenzione al successivo incontro dei Wildcats contro i New Zealand Breakers del super scorer Parker Jackson-Cartwright e del nuovo arrivato Tacko Fall.

La classifica NBL dopo 9 round:
1) Melbourne United 10/4
2) New Zealand Breakers 7/3
3) Illawarra Hawks 7/4
4) Adelaide 36ers 6/5
5) Sydney Kings 7/6
6) Perth Wildcats 6/7
7) Brisbane Bullets 4/6
8) South East Melbourne Phoenix 5/8
9) Tasmania JackJumpers 5/8
10) Cairns Taipans 3/9

I leader statistici:
Punti
1) Kendric Davis (Adelaide) 20,9
2) Rob Edwards (Cairns) 20,5
3) Montrezl Harrell (Adelaide) 20,2
4) Matt Hurt (SEM Phoenix) 19,5
5) Bryce Cotton (Perth) 19,5
Rimbalzi
1) Jack White (Melbourne) 10,1
2) Montrezl Harrell (Adelaide) 9,2
3) Tyrell Harrison (Brisbane) 9,1
4) Xavier Cooks (Sydney) 8,9
5) Josh Bannan (Brisbane) 8,5
Assist
1) Parker Jackson-Cartwright (NZ) 7,4
2) Kendric Davis (Adelaide) 6,6
3) Matthew Dellavedova (Melbourne) 6,6
4) Jaylen Adams (Sydney) 6,1
5) Derrick Walton Jr. (SEM Phoenix) 4,9
(Davide Colotti)


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