Preview di Filippine, Angola e Serbia, avversarie nel girone dell'Italia
Filippine.
Angola.
Serbia.
Sabato 31 Agosto ore 13.30
Lunedì 2 Settembre ore 9.30
Mercoledì 4 Settembre ore 13.30.
Questi, in ordine temporale, saranno i nostri avversari nel primo girone dei mondiali 2019 con sede a Fonchan.
Arrivando nelle prime due posizioni l’Italia passerebbe alla seconda fase incrociando le migliori due del girone C composto da Spagna, Iran, Tunisia e Portorico.
Analizziamo però ora le nostre prime 3 sfide
.
FILIPPINE: gli isolani vanno dove li porta l’ex NBA Andray Blatche. L’assenza dell’ultimo minuto di Jordan Clarkson sposta tutte le attenzioni sul lungo naturalizzato filippino che è per distacco il miglio giocatore della squadra e colui che si prenderà tutte le responsabilità offensive possibili, che sia un gioco spalle a canestro che uno fronte oppure da ball-handler in un PnR. Ovviamente in difesa si concederà delle ovvie pause che l’Italia dovrà essere brava a punire attraverso il gioco delle nostre ali. La qualificazione ai mondiali è stata combattuta fino all’ultimo, complice la rissa scaturita nel match contro l’Australia che ha portato a numerose squalifiche, che hanno dimezzato per larghi tratti il roster dei Gilas. È un gioco veloce e “frizzantino” quello che contraddistingue la nazionale allenata da Yeng Guiao, con un uso smodato del PnR favorito anche all’abilita come rollanti dei loro numeri 5 Aguilar e Fajardo. A supportare l’estro di Blatche ecco il playmaker classe ‘95 Robert Bolick che ha ben figurato fin qui. Durante le amichevoli di preparazione non hanno affrontato degli avversari di alto profilo e concludendo il loro percorso di avvicinamento con una doppia sfida contro gli australiani Adelaide 36ers terminata con una vittoria per parte. Le Filippine sono comunque una squadra molto diversa da quella che incontrammo nell’estate del 2016 quando vincemmo in scioltezza per 95-64. Non sono tecnicamente irresistibili però, si sa, l’esordio in una competizione del genere non è mai cosa semplice o scontata: guai a prendere sotto gamba l’impegno.
(di FIBA Media)
ANGOLA: è la squadra africana con più tradizione nel mondo cestistico nonché la squadra con l’età media più alta di tutto il torneo. La squadra si fonda su un nucleo storico, parzialmente rinnovato, che ha portato a vincere svariate medaglie a livello continentale, ma è quando si gioca al di fuori dell’Africa che si intravede il declino di una generazione tra le più floride del basket angolano. Vista l’assenza dell’ex Maryland e neo Hawks Bruno Fernando, a guadagnarsi l’appellativo di stelle saranno due giocatori passati per l’Italia la scorsa stagione, ovvero Yannick Moreira e Carlos Morais con le canotte della Virtus Bologna e della Mens Sana Siena. Morais è il go-to-guy della squadra, si prende la maggior parte dei suoi tiri dal palleggio ed attacca abbastanza bene il ferro. Moreira invece è stato il miglior realizzatore della squadra sia nelle amichevoli che nelle qualificazioni al mondiale, classico esempio di rim runner con un timido tiro appena fuori dall’area. L’esperta ala mancina naturalizzata Reggie Moore invece è il tiratore della squadra nonché 4 tattico nel roster angolano. La fase di avvicinamento al mondiale non è stata piena di gioie, anzi l’unica vittoria è arrivata contro la Croazia scesa sul parquet con le riserve delle riserve vista la loro non partecipazione alla competizione. Sul fronte sconfitte, quelle in particolare contro Cina e Repubblica Ceca, più pronosticabile invece il -35 subito dalla Lituania, hanno fatto suonare qualche campanellino d’allarme a coach Voigt che dovrà guardare non solo in casa propria ma anche i risultati delle altre africane in vista della qualificazione ai giochi olimpici, seppur improbabile, o quanto meno quella al preolimpico. L’Italia, dunque, affronterà una squadra esperta e che potrebbe dare qualche grattacapo ai ragazzi di coach Meo Sacchetti, l’imperativo sarà batterli, evitando un finale punto a punto.
(di FIBA Media)
SERBIA: classica squadra da “medaglia”, netta favorita di questo concentramento e con un percorso abbastanza ipoteticamente comodo e già delineato fino alla semifinale. L’infortunio occorso al capitano Teodosic nel corso della preparazione non ha scalfito le certezze serbe che si presentano a questo mondiale con uno dei roster più talentuosi e lunghi. Non che servano presentazioni, ma Nikola Jokic è la stella designata(quarto nella classifica dell’MVP della Regular Season NBA quest’anno) di questa nazionale, con Bogdan Bogdanovic che si prenderà carico della squadra nei momenti clou grazie al suo killer instict, poi Bjelica, Guduric e Micic a chiudere un ipotetico quintetto spaventoso a disposizione del coach virtussino. Durante le amichevoli il coach ex Bayern ha provato anche quintetti enormi schierando addirittura Bjelica da 3, Jokic da 4 e Marjanovic da 5 , la loro taglia fisica innegabilmente si farà sentire per tutto il torneo. Unica falla in questo sistema pressoché perfetto, per cercare quanto meno di contrastare il dominio USA, è la posizione di Ala Piccola dove le assenze di Kalinic e il suo naturale sostituto Milosavljevic comportano l’adattamento di Bjelica o Guduric in quel ruolo. Condizione che non tanto in attacco ma quanto in difesa creerà problemi in termini o di fisicità(vedi Guduric) o di velocità di piedi(vedi Bjelica) contro squadre del calibro della Grecia o degli Stati Uniti. Per provare a batterli agli azzurri servirà una partita all’incirca perfetta da dietro l’arco (dove abbiamo faticato molto nelle sfide che precedono il mondiale) e cercare di controllare il ritmo per portare la partita su un punteggio basso piuttosto che una ad alto punteggio; nelle due amichevoli giocate contro la Serbia abbiamo segnato rispettivamente 64 e 65 punti, viene quindi da pensare che sia difficile scollinare quota 75/80 punti e avere serie possibilità di vincere. Arrivare a giocare questa partita con già il passaggio del turno in tasca(obiettivo minimo dichiarato che comporterebbe la matematica qualificazione al preolimpico) sarà fondamentale perché potremmo arrivare senza nulla da perdere in vista del secondo gironcino e magari giocare con la testa sgombra da pressioni aiuterebbe questa squadra ad esprimere al meglio il proprio potenziale.
(di FIBA Media)
Pronostico finale:
1) Serbia
2) Italia
3) Angola
4) Filippine