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Problema LNP: la serie B non è preparata al fenomeno Mens Sana?

di Umberto De Santis

E’ bastata appena una partita, in trasferta a Piombino, per far risaltare come il movimento della serie B non sia assolutamente preparato ad ospitare un fenomeno mediatico come il forzato arrivo della Mens Sana nella categoria. Questo a prescindere dai risultati sportivi che verranno, buoni o cattivi che siano; perché un fenomeno sportivo passa attraverso le vittorie in campo, un fenomeno mediatico è tutt’altra cosa: è bene rispiegarcelo prima di addentrarci nell’analisi. Alla fine della quale forse in Fip faranno la considerazione che, con le opportune garanzie, sarebbe stato meglio ammetterla alla Silver.

A Piombino si sono presentati la televisione in diretta, i giornalisti, una massa di tifosi (almeno per la capienza della tensostruttura) in festa. Gli amici del Basket Golfo non credevano non si potesse entrare nel palazzetto prima che la Polizia e la Digos avessero autorizzato l’apertura. Il prefetto di Livorno aveva mandato, bontà sua, anche sei agenti in tenuta antisommossa. Negli ultimi quindici anni di Euroleague e serie A chi scrive non ricorda di averne visti, al PalaEstra, nemmeno quando arrivava il Maccabi. Che si portava dietro agenti segreti, che piazzavano postazioni radio sul tetto del palazzo e facevano perquisizioni anche nei bagni prima dell’apertura al pubblico: ma quando c’è di mezzo qualcosa che riguarda Israele, ben altri motivi consigliano alla prudenza.

La televisione ci fa vedere che gli agenti antisommossa, verso la fine del terzo periodo, si infilano i caschi in testa, attendono una trentina di secondi, prendono a manganellate ragazzi che sono stati a Varese, Milano, Cantù, Madrid senza mai l’onere di finire sui giornali. Ci fa anche vedere come la gara sia arrivata alla fine senza la presenza degli agenti, battuti poco dopo in ritirata – chissà perché se la loro opera di dissuasione fosse stata davvero indispensabile dovevano rimanerci fino alla fine della gara. Nessuno ha fatto invasione di campo e nemmeno tentato di scavalcare le transenne, il basket non è il calcio si prende partita persa per davvero!

Qualche momento prima, in campo, Pignatti prende un rimbalzo e per non farsi strappare la palla di mano come successo in precedenza (tanto non fischiano mai, sempre che vedano) sgomita nel suo cilindro. Neanche troppo, ci fa vedere la televisione. L’avversario però vola in terra (?) e arriva l’antisportivo. Per inciso, il rimbalzo era stato generato da una tripla sbagliata di Biancani. Data la spinta ricevuta da Parente sarebbe stato un miracolo avesse segnato! Ah, la televisione e i maledetti social media. Ci fanno vedere tutto, ci fanno tenere comportamenti controllati, ci esaltano almeno quanto ci sbugiardano.

Domenica prossima a Siena, contro Empoli, non ci saranno problemi organizzativi. La macchina della Mens Sana 1871, pur in mezzo a tantissime difficoltà che la rinascita accelerata in tre mesi può facilmente fare immaginare, funzionerà come nella gestione precedente. I problemi ritorneranno lontano, sapranno organizzarsi in Lega? Non pretendiamo il wi-fi che non c’è, una presa della corrente elettrica per attaccare un computer per la stampa, e manca anche quella. Ma che il sistema si renda conto che sarà visto e vivisezionato passo dopo passo: c’è molto più che le folcloristiche trasferte della Fortitudo a questo giro.


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