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Un anno dopo il tumore, Polonara: "Ho convinto molti a fare i controlli"

di Redazione Pianetabasket.com

Esattamente tredici mesi fa Achille Polonara veniva operato per un tumore scoperto dopo un normale controllo antidoping post partita, che lo aveva mandato nel panico perché era certo che le anomalie riscontrate e i valori alterati nel referto non provenivano da un qualsiasi possibile uso di doping, cui è estraneo. Novembre è il mese dedicato alla prevenzione contro i tumori maschili, da quello alla prostata a quello dei testicoli. In un articolo uscito stamani sul quotidiano Domani, Lia Capizzi intervista l'ala forte della Virtus Bologna, che è ritornato a giocare normalmente dopo tutte le cure del caso. Un estratto.

HCG nelle urine. "Sono andato nel panico. Dal punto di vista sportivo ero sereno, perché avevo fatto mille controlli antidoping, e quindi mi sono precipitato su internet per cercare di capire. Google mi rimanda alle donne in gravidanza (l'ormone HCG prodotto dalla placenta, ndr) poi restringo la ricerca e salta fuori il nome del calciatore Acerbi, la sua diagnosi del 2013. Mando un messaggio al dottor Diego Rizzo della Virtus: ho un tumore al testicolo?"

C'è poco da fare. "La verità è che mi sentivo benissimo, non avevo sintomi. Se non ci fosse stato quel valore sballato dell'antidoping avrei continuato come nulla fosse. Mi son detto: provo a giocare, magari mi aiuta a staccare, chiedo il permesso alla società. La situazione la conoscevano solamente i dirigenti e i medici della Virtus. Nel post match, nello spogliatoio, il coach Luca Banchi ha comunicato a tutti la mia situazione, i miei compagni erano increduli."

Fondamentale sua moglie Erika. "Il periodo più brutto è stato quello della chemioterapia. Andavo in ospedale per sette ore al giorno, con mia moglie sempre accanto. Lei è una donna unica, da una parte mi dava forza e dall'altra cercava di mascherare tutto davanti ai figli. Achille Jr. era troppo piccolo mentre Vitoria aveva già tre anni, super sveglia Quando venivano a trovarmi a casa i compagni di squadra gli amici, lei origliava le nostre conversazioni. Un giorno mi chiede: papà ma come mai ti sono caduti i capelli? Io ero gonfio dalla chemio, senza forze, non riuscivo ad alzarmi dal divano. Non le ho risposto ma lei aveva già capito tutto. Restava incollata a me, anche in silenzio, con un attaccamento commovente."

L'importanza di aver reso pubblico lo stato di salute. "Molti mi hanno scritto: "Per la prima volta sono andato a farmi un controllo". Oppure: "Seguendo il tuo esempio ho prenotato una visita urologica ti devo ringraziare perché ho scoperto in tempo un problema analogo al tuo". Sono contento di essere stato utile, ci tengo a diffondere l'importanza della prevenzione. Perché può capitare a tutti, recentemente ho incontrato un ragazzo di 15 anni con una neoplasia testicolare. Prima cosa invito tutti ad andare a farsi una visita Poi, dico che l'ottimismo è importante non buttatevi giù, so bene che all'inizio non è facile però l'aspetto mentale è davvero il segreto."

Bene, benissimo, ma non trascura i controlli. "Sto bene, mi sento come se non avessi avuto niente. È solo un brutto ricordo, diciamo. Continuo a essere monitorato, il decorso oncologico prevede una serie di controlli per i primi due anni e mezzo. Ho fatto una Tac prima dell'estate, la prossima la farò in primavera, A dicembre invece avrà una visita dail'urologo."


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