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Andrea Vicenzutto e la sua esperienza con Sakota all'Aek Atene: "Sono felice e ho ancora tanti sogni"

di Redazione Pianetabasket.com

Andrea Vicenzutto ha raccontato a Il Messaggero come sta andando la sua avventura da assistente di Sakota all'AEK Atene in Grecia. Il coach 33enne aveva lavorato con coach "Sale" a Brindisi la scorsa stagione, mentre nel suo passato è stato anche a Orzinuovi e Trieste tra le altre. Di recente l'AEK ha affrontato il Panathinaikos all'Oaka. "Nei primi cinque minuti, ripensando a un ambiente che per passione del tifo ha pochi eguali mi sono emozionato. È uno dei momenti, nel corso di una carriera, in cui ti dici: ok, abbiamo giocato a Oaka, contro una squadra di livello eccezionale. Dopo i primi cinque minuti, però, ho pensato a lavorare", dice Vicenzutto.

Lavorare con Sakota. "Cerco di coordinare la gestione dello scouting degli avversari spiega Vicenzutto , le analisi video e il lavoro sul campo. Siamo uno staff giovane, che può lavorare con tranquillità perché a capo c'è Sakota, uno dei più grandi tecnici europei degli ultimi anni. Avrà visto un miliardo di partite, ma continua a guardarne tre al giorno: insegna tantissimo. Anche per quanto concerne la comunicazione, l'interfacciarsi con le varie situazioni: da lui sto imparando come si parla con i giocatori, lo staff, la società".

Obiettivo diventare capo allenatore. "Sogni da realizzare? Sono tre, e sono step diversi. Vorrei lavorare come assistente in una squadra di Eurolega. Poi, mi piacerebbe diventare capo allenatore: sto lavorando, cerco di imparare il più possibile. Infine, c'è il sogno che ho in testa da bambino: l'Nba, che mi ha fatto innamorare della pallacanestro. Il basket europeo è fantastico, lo adoro, ma vedere come lavorano negli Stati Uniti mi porta a sperare di arrivarci".


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