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Crisi Olimpia Milano: per il cuore era meglio tenersi Pozzecco

di Umberto De Santis

Chissà se non avesse consigliato a Petrucci di prendere Pozzecco come allenatore della Nazionale, Ettore Messina avrebbe evitato la gaffe clamorosa dello sfogo, dopo la partita persa a Kaunas, con cui ha sfiduciato i nuovi acquisti estivi, segnatamente Brandon Davies ma soprattutto quel Kevin Pangos che da playmaker è la testa pensante della squadra. Il Poz avrebbe abbracciato tutti in panchina, fratello maggiore comprensivo e Messina avrebbe sbollito la rabbia prima di presentarsi ai microfoni. Quest'anno è successo raramente, anche perchè le vittorie adesso latitano.

Infatti, se pensava di aver toccato il fondo, dopo il divertissment con Trieste è arrivato il redde rationem in cui gli sfiduciati gli hanno dato ragione. Addirittura DeShaun Thomas è stato destituito con un N.E. nell'occasione in cui si lamentavano quattro assenze "importanti". Due giorni, di cui uno è oggi con la partita al Forum alle ore 20:30, per fare la rivoluzione possono essere sufficienti se c'è da prendere la Bastiglia. Recuperare morale e giusta tensione in uno spogliatoio è più difficile - anche se fosse per ottenere una onorevole prestazione senza pretese.

Perchè non c'è solo una questione di cuore da gettare oltre l'ostacolo. C'è un pick'n'roll che non scardina le difese, un tiro da tre punti latitante anche su occasioni aperte, l'attenzione degli avversari nel negare quelle ripartenze, contropiedi o transizioni che siano, che animano da sempre il gioco un po' stantìo del coach che nel passato gli ha regalato tante vittorie ma che oggi conoscono tutti in un terreno di gioco che si è fatto più piccolo per le dimensioni cresciute dei suoi interpreti.

Ma non c'è tempo oggi, per le considerazioni tecniche, forse con lo staff saranno proposti alcuni aggiustamenti in campo. Ieri era da rimettere insieme i cocci, sgombrare la testa di tutti dai cattivi pensieri, tornare a pensare positivo e non all'ultimo posto in EuroLeague che si avvia alla decima giornata. Il Fenerbahçe è forte, e Itoudis ha avuto sicuramente il suo daffare per non fare arrivare a Milano i suoi giocatori con l'idea della facile vittoria. Se Ettore martedì sera sembrava uno che non ci ha capito nulla e non sa dove mettere le mani, è l'occasione giusta per dimostrare anche a se stesso che la capacità di rimediare ce l'ha ancora.


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