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Massimo Antonelli e il riposo del guerriero

di Redazione Pianetabasket.com
Fonte: Massimo Antonelli

Oggi sono in panchina da solo e mi porta a riflettere sulla storia di TAM TAM di questi ultimi 6 mesi. 
A maggio rendevamo pubblica la nostra esistenza con una raccolta fondi per rimettere a posto il palazzetto, la nostra casa, trovando tantissimi amici che ci hanno sostenuto da tutte le parti d'Italia e del mondo.
Poi la battaglia dei diritti sportivi, estenuante, dura, ci siamo esposti scrivendo un appello pubblico direttamente ai vertici del CONI e della FIP, appello che è stato raccolto inizialmente dagli amici dei social con una partecipazione collettiva straordinaria che ci ha dato la forza di continuare ad andare avanti, di non mollare.
I sorrisi, l'umanità e il desiderio di giocare dei nostri ragazzi hanno reso tutto emotivamente fantastico tanto che hanno catturato i media riportando così alla ribalta il diritto a fare sport dei giovani indipendentemente dalla loro cittadinanza.
Nel frattempo apriamo una seconda campagna di crowdfunding per mettere in sicurezza il rientro dei ragazzi dopo gli allenamenti con l'acquisto di un pulmino e anche questo appello è stato accolto da tantissimi amici sostenitori e con un BOOM finale, come dice l'esperto in materia Maurizio Imparato, della ONLUS Progetto Sviluppo che ci ha permesso di chiuderla in tempo con un ottimo risultato oltre le nostre previsioni.
Poi il miracolo avviene, la FIP coglie appieno il senso della richiesta e della realtà in cui operiamo e ci dà l'opportunità di giocare in deroga. 
Oggi mi sento stanco perché sono stati sei mesi intensi con un dispendio di energie fisiche e nervose sfinenti ma mi sento anche ripagato e orgogliosamente soddisfatto perché adesso vedo la TAM TAM in viaggio verso una meta più definita.
Ultimamente molti amici mi scrivono, sia pubblicamente che in privato, per avere suggerimenti per risolvere problemi analoghi ai miei, ossia di tesserare i loro ragazzi stranieri nelle loro squadre. Il consiglio che posso dare è che devono lottare, mettersi in comunità con altri e rivendicare come ho fatto io con il presidente del CONI Malagò e della FIP Petrucci i propri diritti ... 
a breve speriamo arrivi anche dal parlamento la buona notizia (grazie alla norma proposta dal ministro Lotti "Norma Salva Tam Tam Basket" che equiparerà i diritti allo sport dei cittadini minorenni stranieri a quelli degli italiani e quindi tutte le pratiche burocratiche dovrebbero di conseguenza snellirsi.
Chiudo il pensiero con una affermazione del presidente Malagò: senza la legge sullo ius soli persi 4,5 mln di atleti. 
Il mio auspicio è che oggi anche grazie alla TAM TAM BASKETBALL si sia aperta una strada per tutti


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