Basket Brescia Leonessa, il riassunto della stagione: "Partiamo ultimi, ma non arriveremo ultimi".

Era cominciata così, ed è stato così
Fonte: Ufficio Stampa Basket Brescia Leonessa
Alberto Martelossi
Alberto Martelossi

“Partiamo ultimi, ma non arriveremo ultimi”. Forse c’è chi non si ricorda questa frase, noi ci teniamo a rinfrescarvi la memoria, perché è da qui che tutto è partito. Era il 9 Agosto 2012 e al Centro Sportivo San Filippo, in una piccola e afosa saletta, veniva presentato alla stampa e ai tifosi il nuovo coach della Centrale del latte, Alberto Martelossi, che alla fine del suo discorso di presentazione richiama per un’ultima volta l’attenzione di tutti e pronuncia la fatidica frase.

A quasi 9 mesi di distanza quel che ci viene da dire è: “Coach, avevi ragione”. Con la calma e la pazienza di chi sa quel che fa, Martelossi e lo staff della Centrale hanno costruito un puzzle pressoché perfetto, che ha portato Brescia ad un impensabile (ad inizio stagione) 4° posto nella graduatoria finale in campionato.

Con la conferma dei vice allenatori Andrea Diana e Max Giannoni e la nomina a direttore sportivo di Marco Abbiati, è cominciato il viaggio della Centrale nel mercato estivo. La prima ufficialità è stata quella del classe ‘90 Federico Loschi, guardia trevigiana proveniente da Casalpusterlengo, seguita dalla conferma del neo capitano Andrea Scanzi, di Stevan Stojkov e dalla firma di un altro giovane, Eric Lombardi. Qualche giorno di pausa e si ritorna all’attacco: arrivano gli esperti David Brkic e Nikos Barlos, seguiti dal primo americano della Leonessa, Michael Jenkins. Altri 3 giorni e arriva anche l’ex NBA J.R Giddens, seguito dalla promessa Juan Fernandez in cabina di regia e dal lungo Gino Cuccarolo.

La squadra c’è, è competitiva e i tifosi cominciano a sognare in grande: l’esordio in Coppa Italia con Casale Monferrato (vittoria per 89-87 al San Filippo), una delle favorite alla vittoria finale del campionato, porta fiducia all’interno dell’ambiente e fa capire di cosa sia realmente capace la Leonessa. Nonostante la successiva eliminazione in Coppa, Brescia esce rinvigorita dalla sfida e con una maggior fiducia nei propri mezzi. Rafforzati dalla buona prova con Casale, in campionato i ragazzi cominciano bene, con 5 vittorie nelle prime 7 uscite: tutto secondo i piani fino a Dicembre. Nell’ultimo mese dell’anno infatti la Leonessa crolla dal punto di vista del gioco e dei risultati, riuscendo a conquistare una sola vittoria nelle 5 partite giocate. Con il nuovo anno però la musica cambia: nonostante i vari acciacchi dei due lunghi Brkic e Barlos, arrivano 5 vittorie consecutive (battute Barcellona, Trento, Jesi, Trieste e Scafati), che risollevano la classifica della Leonessa: i 10 punti consecutivi valgono il 2° posto in graduatoria.
Quando sembra che la Leonessa abbia trovato una sua continuità di rendimento arrivano due passi falsi: Casale e Verona puniscono la Centrale in trasferta, che si consola intanto con la vittoria casalinga con Veroli. Comincia così la lotta per la difesa del 4° posto in graduatoria: con Ferentino, Capo d’Orlando e Imola la Centrale del latte fa il suo dovere e porta a casa i due punti. I problemi sorgono in Emilia-Romagna: la Leonessa affronta in ordine cronologico Bologna e Forlì in trasferta e in entrambe esce sconfitta di misura nonostante l’infortunio alla caviglia di JR Giddens, che rientrerà nella sfida successiva con Pistoia.

Prima di rientrare a “casa” dopo le due trasferte ravvicinate, una notizia scuote il mondo del Basket Brescia: la sua presidente, Graziella Bragaglio, viene nominata presidente della nuova Lega Nazionale Pallacanestro. I ragazzi prendono forza anche da questo e rimangono concentrati per la fine della Regular Season: a 3 giornate dalla fine rimangono 2 partite da giocare in casa (contro Pistoia e Trento) e una in trasferta (con Barcellona). Con i due successi sul parquet del San Filippo la Leonessa riesce nella missione di mantenere il 4° posto, assicurandosi il fattore campo nel primo turno di Playoff, dove affronterà la Forlì degli ex Dell’Agnello, Costa e Musso.

Una sfida affascinante, il presente che affronta il passato… riuscirà la Leonessa a stupirci ancora, per l’ennesima volta?