Europa amara. Primo campanello d'allarme

Europa amara. Primo campanello d'allarme

(Mario Arceri) - Non poteva andare peggio. Le squadre turche fanno bottino pieno: il Fenerbahce ha vinto largamente a Kiev, ma il Galatasaray si è imposto a Firenze rendendo amaro l'esordio in Eurolega della Montepaschi. Sorte ancor peggiore è toccata all'Armani, mai in partita e travolta  ad Istanbul dall'Anadolou Efes (87-67): inutili i 20 punti di Langford, l'unica nota positiva i 19 di Gentile e i 9 rimbalzi di Melli, per il resto una delusione totale.

Due sconfitte pesanti, dunque, nella massima competizione europea che si aggiungono ai ko di Roma con il Gravelines e di Varese a Lubiana in Eurocup. Solo Sassari  (96-77 ad Oldenburg, in Germania) e Cantù (88-86 contro… Quakenbrueck, anch'essa squadra tedesca) hanno tenuto alto l'onore del basket italiano nella giornata d'apertura delle competizioni continentali.

Falsa partenza, e primi campanelli d'allarme. Se non si corre al più presto ai ripari, la stagione europea, cominciata così male, sarà estremamente parca di soddisfazioni per la nostra pallacanestro che dimostra una volta di più, a livello di club, di essere scarsamente competitiva in campo internazionale vedendo lo spread tecnico fare un tragico balzo in alto. In fondo c'era da aspettarselo. Il ridimensionamento di Siena per la seconda stagione consecutiva può essere pressoché ininfluente nel campionato italiano, ma è insostenibile in Europa, e Milano che invece si è impegnata assai nel mercato estivo per raggiungere un'adeguata competitività anche all'estero, nella migliore delle ipotesi è ancora in ritardo di condizione.

L'Eurocup è probabilmente una tassa che la nostra Lega è obbligata a pagare ad Euroleague, altrimenti non si capisce perchè prendervi parte: non porta incassi, priva com'è di nomi significativi, ma rischia - come è subito avvenuto - di farci fare delle figure davvero brutte. Unica a salvarsi è Sassari che ha affrontato la coppa con l'entusiasmo del neofita, ma Roma, Varese e Cantù (quanti scudetti e Coppe dei Campioni vinti da tre delle più titolate società italiane, sepolti purtroppo un un passato sempre più lontano) hanno dimostrato di stentare parecchio fin dall'inizio anche contro avversarie che non appartengono sicuramente al gotha della pallacanestro europea.

Sorprende una dichiarazione di Dalmonte: "Il Gravelines è squadra di prima fascia nel campionato francese", spiegando o giustificando il ko del Palazzetto. Sarà, ma Roma è la squadra vicecampione d'Italia, di primissima fascia, dunque, almeno in base alle referenze con cui si è presentata (la finale scudetto della passata stagione) tornando a battere le autostrade europee nella Coppa minore dopo aver militato a lungo, e con risultati non disprezzabili, in Eurolega.

La verità è purtroppo questa, nell'ovvia speranza di venire smentiti fin dalla prossima settimana: una sconosciuta squadra francese fa tranquillamente bottino pieno sul campo della seconda società italiana, una squadra tedesca altrettanto sconosciuta sfiora la vittoria a Cantù (la quarta). Varese (terza  fine stagione), se non altro, ha ceduto le armi a Lubiana, l'unica che possa vantare tradizioni di qualche peso. La somma dei risultati porta davanti un gigantesco segno meno che deve spingere un po' tutti a darsi da fare per evitare che consuntivi settimanali così catastrofici possano diventare la regola.

Sapete bene che anche quest'anno il turnover nei roster è stato massiccio, che le squadre hanno modificato sensibilmente la propria identità. E allora, come nel caso di Milano, diciamo pure che il rodaggio non è ancora concluso, e formuliamo l'auspicio che i prossimi turni non denuncino invece una mano infelice nel pescare nel mercato straniero, obbligandoci a definirlo piuttosto un outlet a buon mercato e nemmeno dei più forniti.