LBA - Sandro Gamba: l'Olimpia deve ricominciare dalla difesa

LBA - Sandro Gamba: l'Olimpia deve ricominciare dalla difesa

Torna di martedì la rubrica di coach Sandro Gamba su La Repubblica edizione Milano. Viene affrontata la crisi di risultati in EuroLeague (tre sconfitte consecutive) che sta vivendo l'Olimpia Milano in questi ultimi dieci giorni, contrassegnati dal riposo in campionato per la pausa Nazionali. Ecco l'intervento di Gamba.

La questione non è nuova. La produzione dei lunghi dell'Olimpia, la loro tenuta a rimbalzo, quella difensiva contro i pari ruolo e negli aiuti: è tutto materiale che fa la differenza, lo ha sempre fatto nelle coppe europee, e adesso che il campionato è fermo e la debacle al Forum contro TOlympiacos è stata l'unico risultato di settimana, il problema torna a galla.

Tarczewski non produce, è già successo periodicamente in passato, accade dall'inizio di stagione: 2 punti e meno di 2 rimbalzi di media, problemi di falli, mai un vero guizzo di energia. Hines, lo sappiamo, fa tante cose in campo e può anche segnare, ma non è il suo ruolo principale, e così per Melli. Mitoglou si è fatto male: e allora che si fa?

Se i centri o le ali forti non creano danni alle squadre avversarie ne risente il gioco dell'Armani tutto: a ritmi bassi l'attacco diventa prevedibile e monodimensionale, se non domini a rimbalzo non puoi nemmeno correre (e sì che i lunghi dell'Armani sarebbero perfetti per il contropiede, Tarczewski compreso).

Insomma, non serve un All Star lì sotto, ma un uomo mobile che possa prender palla, attaccare con un solo palleggio e magari una fìnta, e tirare da sotto o prendere un fallo. Un uomo utile, se proprio di fenomeni non ce n'è in giro. Periodi così, di down mentale e fìsico, capitano sempre in una stagione.

Non una, ma due volte, e lasciano noi allenatori senza spiegazioni: non è la condizione, non è solo la fiducia, i viaggi, gli infortuni, il tiro che non entra, ma un insieme di tutte queste cause. Messina, dopo la sconfìtta coi greci, ha fatto capire che il reparto esterni resterà questo, nonostante qualche performance non solo brillante, ed è una cosa giusta e ovvia: si lavora sulla squadra, si corregge in palestra, e di tempo prima di volare venerdì a Berlino ce n'è ancora.

In momenti così si ricomincia dalla difesa: 93 punti subiti in casa non possono esistere, quelle percentuali da tre subite dall'Olympiacos come dall'Unics non sono sopportabili. Non ci si può arroccare in area, non si può passare la partita a inseguire penetrazioni e passaggi. Servono più consistenza, più presenza a rimbalzo, più anticipo sulle soluzioni avversarie, più pressione fìsica.

L'Alba, il prossimo avversario di coppa, è squadra che salta e mette le mani addosso. La battaglia va combattuta lì. E vinta, così come a Brindisi: guai a perdere il vantaggio in campionato, ©r