Prokhorov, esiste ancora Zio Paperone?

186 milioni di dollari. Tra ingaggi e luxury tax questo è quanto costerà il roster dei brooklyn Nets a Mikhail Prokhorov, in quanto 12 giocatori su 15 hanno contratti esorbitanti. Perché il magnate russo vuole veramente sbancare la NBA e vincere il titolo, forse con ogni mezzo. Lo scorso anno è riuscito a confermare la stella, il playmaker Deron Williams e acquisire Joe Johnson in regime di free agency. Per tacere di Brook Lopez. Adesso ha chiuso una trade infinita, portandosi a casa il cuore dei Celtics: Paul Pierce e Kevin Garnett, per non parlare di Jason Terry.

Un gruppo che può veramente fare paura alla leadership dei Miami Heat. Zio Paperone esiste ancora? Tutto questo rappresenta la visione imperialista del russo.

Il patrimonio netto di Prokhorov pare ammonti a 13 miliardi di dollari, secondo nella NBA solo a Paul Allen (15 miliardi), il co-fondatore di Microsoft. Ma mentre si sa da dove provengono le fortune di Allen, quelle del plutocrate russo sono avvolte in storie di oligarchi russi che hanno approfittato del disfacimento dell'ex impero sovietico con tutti i mezzi, leciti o meno. Una storia lunga di affari anche pilotati e di difficoltà con la polizia francese per storie di prostituzione, ma che non ne hanno mai intaccato l'ascesa fino all'acquisto dei New Jersey Ntes, poi trasfromati in Brooklyn, e della società che ha costruito il Barclays Center.

La NBA ha sopportato tutta l'eccentricità di Prokhorov fino ad oggi, ma il contratto firmato con Andrei Kirilenko ha fatto storcere la bocca a tutti. Andrei Kirilenko si è chiamato fuori da un contratto che gli avrebbe messo in tasca 10 milioni di dollari con i Timberwolves questa stagione. Per poi firmare un contratto con i Nets del compatriota russo Prokhorov che lo pagheranno "soltanto" 3,18 milioni di dollari fino all'estate 2014.

Perché avrebbe dovuto lasciare 7,02 milioni dollari sul tavolo?

Le squadre NBA hanno chiesto alla Lega di indagare su un qualsiasi gioco sporco e su eventuali "offerte collaterali." Una quantità numerosa di dirigenti ha parlato di combine, dicendo che non si fidavano dell'accordo preso tra i due russi.

"Oggi gli dei del basket sorridono ai Nets" è stato il commento dello stesso Prokhorov.