Gironi DNB-DNC: carta vince carta perde, il gioco delle tre carte

Lettera aperta del Presidente Massimo Cilli (Tiber Roma)
Fonte: Ufficio stampa U.S. Tiber Basket Roma
Massimo Cilli
Massimo Cilli

Le nuove generazioni probabilmente conoscono poco questo “simpatico “ giochetto, molto più familiare per quelli della mia età, e non mi piace  fare la figura di Mandrake e del Pomata come “utile idiota”, in maniera inconsapevole, per favorire i disegni di qualcun altro ma ritengo utile portare  a conoscenza di tutti  questa vicenda che ritengo emblematica, ancora una volta, del modo con cui viene gestita la cosa pubblica, cioè la pallacanestro fatta dalle Società con il loro impegno, i loro sacrifici, la loro passione.

I fatti:

Negli scorsi giorni viene ufficializzata la composizione dei gironi della DNB. Dopo tutte le chiacchiere, finalmente una notizia ufficiale: quattro gironi - C e D chiusi a 14 squadre, A e B zoppi a 13. Poi il 20 luglio il giallo della DNC. Un comunicato ufficiale, con tanto di firma del Segretario Generale, improponibile, con numeri strampalati e squadre aventi diritto non inserite. Prendo il telefono e chiamo il factotum della Federazione, il Vice Presidente La Guardia, che ammette (ohibò!) un errore, tant’è che poco tempo dopo viene emanato un nuovo comunicato con numerosi rimescolamenti. Ma le mie lamentazioni non  finiscono, soprattutto perché abbiamo ben quattro trasferte in Sardegna e ciò in barba alla tanto sbandierata regionalizzazione della DNC, portata avanti solo per questione di voti. Tra l’altro non capisco perché questo sacrificio, necessario, lo debbano sopportare solo e soltanto sempre le società  laziali, come se i collegamenti con la Sardegna fossero solo da Roma. Milano, per esempio, ha un  numero di collegamenti  aerei doppio rispetto a Roma, per non parlare poi della Toscana e anche di Bologna.

Arrivo anche a dire che mi conveniva fare domanda di ripescaggio in DNB, apparentemente senza retrocessioni e con costi decisamente più bassi, e allora suggerisco di riaprire i termini, soprattutto perché ci sono dei gironi zoppi che sono in assoluto la cosa più brutta. Non so cosa succede nel frattempo, so solo che a seguito della riunione Lega - Federazione  di Bologna, alcuni siti specializzati, e non solo, con la rinuncia della Virtus Siena riportano la notizia che ci sono stati alcuni spostamenti  e ben tre ripescaggi nel Girone C, Vasto, Giulianova e Tiber. Ci ritroviamo in DNB senza avere fatto neppure la domanda. In pratica, ragionando per una volta con il buon senso, data la rinuncia della Virtus  Siena (cosa  che dovrebbe far riflettere non poco) il Girone A sarebbe stato ridotto a 12 squadre, con un altro a 13 e due a 14. Quindi era logico spostare due squadre (Cento e Mortara, mi pare) da C ad A, portare un’altra squadra (Rimini) da C a B, chiudere due gironi A e B a 14, un altro D era già chiuso, e dare 3 posti di ripescaggio al girone C (notare bene, TRE posti al Girone C) per fare finalmente tutti i gironi a 14. Per questo venivano riaperti i termini per il ripescaggio e per questo venivano fatte e diffuse previsioni logiche sulla nuova composizione.

Ovviamente ci siamo affrettati a fare la domanda e a regolarizzare la posizione dal punto di vista economico e per questo, quasi una beffa, ho ricevuto da importanti personaggi telefonate di ringraziamento per averli aiutati a risolvere una brutta situazione.  Ma non avevo fatto i conti con “carta vince, carta perde“  perché nell'annunciare il ripescaggio si annunciava anche che i posti erano 2 per il Girone C e 1 per il D. Uno spostamento del tutto arbitrario, Pescara nel Girone C (forse non stava bene dov’era?)  o la finta giustificazione di riunire l'Abruzzo, cosa che non sarebbe mai stata possibile ,visto che comunque almeno una squadra  abruzzese doveva far parte del Girone D (figli e figliastri). Oppure le motivazioni erano altre? E la Lega Nazionale dove era? Ma esiste ancora la Lega Nazionale? Guarda caso, spuntava Venafro, legittimamente. Dov’è l’Asso? Chi ha fatto questa magia di spostamento? Non so per favorire chi, so per certo per danneggiare la Tiber. Una tessitura certamente abile, con una strana coincidenza: il Presidente del Settore Agonistico è stato fino a qualche tempo fà anche il Presidente del Comitato Regionale Campania (bah!). Ammesso e non concesso che tutte le procedure siano state rispettate, per dirla con il compianto Senatore Andreotti “..a pensare male si fa  peccato ma spesso ci si azzecca".

L'amarezza non è tanto per il risultato finale, perché alla Tiber i successi e gli insuccessi piace ottenerli sul campo, quanto per essere stati subdolamente strumentalizzati. Forse questa vicenda indurrebbe, caro Presidente Petrucci, a qualche approfondimento, non solo formale. Come se non bastasse, c'è anche un campionato nazionale (la DNB) dove viene ripescata una squadra retrocessa sul campo, che aveva già goduto del ripescaggio l'anno precedente; cosa vietata dai regolamenti ma permessa grazie ad una deroga del Consiglio sovrano. Le deroghe, ovvero la negazione delle regole e delle certezze , tanto vituperate,(... giustamente) in passato ma sempre pensate, propugnate e realizzate, ieri come oggi, dalle stesse persone che nel frattempo hanno cambiato solo etichetta.      

  Si impone una riflessione più profonda. Se "questa" pallacanestro ci merita ancora, se la scelta della Virtus Siena sia un esempio da seguire, se presentarci al campionato di DNC, ammesso che ci sia un  contributo per la Sardegna... SE!

 Massimo Cilli

 Presidente  U. S. Tiber basket