Isaiah Austin più forte della malattia: debutto in Cina da fenomeno

13.07.2017 18:40 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Isaiah Austin più forte della malattia: debutto in Cina da fenomeno

Isaiah Austin è tornato. Questa volta per davvero.

Affetto dalla sindrome di Marfan, il 23enne californiano fu obbligato inizialmente a ritirarsi dal basket giocato, salvo poi ricevere l'ok dal suo staff medico dopo oltre due anni di stop. Per il centro uscito da Baylor University la prima esperienza da professionista arriva nel mese di gennaio, in Serbia, all’FMP Belgrado. Con la squadra affiliata alla Stella Rossa, Isaiah firma il primo vero contratto della sua carriera, esordendo il 14 gennaio scorso contro il Mornar. Al debutto Isaiah sfiora la doppia cifra in appena 12’ di impiego, 9 punti e 3 rimbalzi, non male per un ragazzo che le ha passate davvero tutte.
 

LA MALATTIA
Dal sogno NBA, all’aggravamento del proprio stato di salute. Lo stangone di due metri e sedici passa dal toccare il cielo con un dito, al rinunciare a ciò che ha sempre sognato. Al Draft del 2014, il prodotto di Baylor è uno dei pezzi da novanta provenienti dal college, pronosticato da molti addetti ai lavori come una delle possibili prime scelte. 12.1 punti, quasi sette rimbalzi e 2.4 stoppate di media in quasi 30 minuti di gioco. Numeri importanti ma che, di fronte alla malattia, contano ben poco. Il ragazzo della California vive da tempo in condizioni critiche ma in campo ci scende comunque, con una protesi oculare, finché può. Poi arrivava la diagnosi dei medici, fine della corsa. Il nemico di Austin si chiama sindrome di Marfan, un disordine genetico del tessuto connettivo e dell'allargamento dell'aorta cardiaca che nei casi più gravi - come in questo - può condurre anche alla morte. In poche parole: una seria deformazione alle arterie coronarie e ciao ciao NBA.
 

SERBIA
Il sogno a stelle e strisce non ha mai avuto un vero inizio e, forse, non ce l’avrà mai. Ma nella vita una persona può avere più di un sogno, qualcuno utopistico, altri invece realizzabili. Sarà difficile, se non appunto quasi impossibile, vedere un giorno Isaiah nella NBA. Nel frattempo però, il 23enne nativo di Fresno ha continuato a sognare, senza mai smettere di farlo. Ecco dunque che in campo Isaiah ci è tornato per davvero, in Serbia, dove è arrivato a campionato in corso, concludendo la stagione in ABA Liga Adriatica a 9.1 punti e 3.2 rimbalzi di media, numeri raggiunti in circa 15’ di impiego medio su 9 partite disputate. Isaiah è tornato, parte uno.
 

CINA
Isaiah è tornato, parte due. Lo scorso weekend l’annuncio ufficiale: Austin firma ai Guangxi Rhinos, formazione cinese iscritta alla NBL, la lega estiva. Ieri sera il debutto in Cina e partenza con il botto: 40 punti, 19 rimbalzi, 11 falli subiti e 7 stoppate, per 55 di valutazione. Prestazione da urlo. Cifre che hanno permesso alla sua nuova squadra di battere il Luoyang 134 a 129 e di centrare la quinta vittoria in otto partite disputate. Di fronte allla forza ed alla perseveranza del lungo ex Baylor si è dovuto arrendere anche Russ Smith, dominatore incontrastato del campionato con quasi 60 punti di media a partita. Con una grinta del genere, Isaiah potrebbe spazzare via anche ogni dubbio sulle sue condizioni di salute e vincere anche questa partita. Il campionato cinese non sarà certamente di alto livello, ma per tentare una scalata leggendaria bisogna sempre partire dal basso e Isaiah è già a metà del percorso.

Focus a cura di Alessandro Palermo,
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