Jordi Bertomeu verso la pensione, Baumann e FIBA troppo aggressivi

Jordi Bertomeu verso la pensione, Baumann e FIBA troppo aggressivi

Nel 2000 la scarsa efficacia dell'ente mondiale della pallacanestro e della sua emanazione FIBA Europe spinse i club eel Vecchio Continente a organizzarsi in maniera autonoma le proprie competizioni sovranazionali. Così nacque Euroleague che, se da una parte è stata un successo, dall'altra non ha risposto in materia di ricavi alle attese. Basti pensare che alla vincitrice della competizione quest'anno sono andati 250.000 euro e che le pressioni su Bertomeu e il suo board porteranno il premio a 1 milione nella stagione 2015-16.

Di contro abbiamo una Federazione ricchissima, con un segretario generale Baumann determinato come un rullo compressore, che ha messo sul piatto 30 milioni di euro all'anno per 10 anni nel tentativo di riprendersi l'organizzazione delle competizioni. Dalle parole ai fatti, la defezione del Telenet Ostenda, club belga di scarse pretese nel ranking continentale, è un segnale evidente che FIBA sta cominciando a fare breccia e la capacità di condizionare negativamente gli sponsor verso Euroelague potrebbe fare il resto nel giro di meno tempo di quanto ci si possa attendere.

Nel buglione FIBA può aggiungere il contributo delle squadre Nazionali e dei loro sponsor, nella ricerca di una armonizzazione dei calendari che cozza contro l'impostazione simil-NBA che vorrebbe darsi l'Euroleague di Bertomeu, che ne chiede al contrario una compressione ai soli mesi estivi inaccettabile per la Federazione mondiale. Proprio i tornei continentali e mondiale assicurano la redditività all'Ente, sia attraverso le tasse d'iscrizione delle squadre Nazionali, sia attraverso gli accordi televisivi che sono paragonabili a quelli della NBA, mentre Euroleague può vantare appena 2 milioni di euro dall'espansione televisiva in Cina. Dove andranno gli sponsor?

Bertomeu ha promesso alle sue società che conta, al ritmo del 47% nei prossimi tre anni, di arrivare in breve a dividere tra i club una torta da 20 milioni di euro. Un buon risultato, ma poca roba se si pensa che il progetto ha ormai 15 anni e la crisi economica, tranne eccezioni come Turchia e Cina, dal 2008 ha chiuso tanti rubinetti. Baumann mette in campo 30 milioni da subito, e non vi è dubbio che i soldi siano già pronti, più un bonus se le cose andranno bene. Al di là delle schermaglie tattiche, la guerra sembra già decisa: basta che a novembre, come promesso, si cominci a discutere seriamente della cosa e Bertomeu potrà andare in pensione.